Società | La tragedia

"Si doveva evitare"

Per i Verdi altoatesini il tragico incidente alla stazione di Bolzano è sintomo di una emergenza profughi ormai cronica.
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Foto: Suedtirolfoto.com / Othmar Seehauser

"La triste notizia a momenti passava quasi inosservata", scrivono oggi Brigitte Foppa, Riccardo Dello Sbarba e Hans Heiss facendo riferimento alla tragica morte ieri notte di un giovane eritreo, travolto da un treno alla stazione di Bolzano. I dettagli della tragedia devono ancora essere chiariti, per i Verdi però "già da ora risulta chiaro che questo tragico incidente si è verificato anche a causa del fallimento delle politiche rivolte all’immigrazione e all’accoglienza profughi e all’incapacità del gestore delle ferrovie a controllare e mettere in sicurezza il proprio areale". I consiglieri provinciali quindi proseguono la loro presa di posizione, fotografando quella che secondo loro è la situazione venuta a crearsi. 

"Da settimane le forze dell’ordine, così come i volontari e le volontarie e i semplici osservatori constatano come la situazione soprattutto a Bolzano stia degenerando. Sulle scale della stazione si raccolgono ogni notte rifugiati senza dimora, altre persone dormono sulle soglie delle case, sotto i ponti o in altri luoghi più o meno pericolosi all'addiaccio. Le sistemazioni per l’emergenza freddo sono accessibili solo negli orari notturni e a condizioni assurde come l’obbligo di presenza dalle ore 21 e il limite a usufruire del servizio per un massimo di 20 notti.
L'emergenza freddo è stata spostata lontano dal centro della città e sistemata nei magazzini della zona industriale: per chi decide di ripararsi lì ci sono scarse informazioni e soprattutto nessun trasporto o bus navetta a disposizione. È già successo che persone indirizzate all'ex Alimarket poi non vi siano mai arrivate."

Brigitte Foppa, Riccardo Dello Sbarba e Hans Heiss proseguono ricordando che "il diritto internazionale garantisce, fin dal primo giorno della domanda di asilo, il diritto a essere accolti dal paese ospitante". E che "tra i doveri umanitari è compreso l’aiuto e l’assistenza nell’emergenza e nel bisogno".
Da qui il duro atto d'accusa dei consiglieri Verdi: "la Provincia di Bolzano e il Commissariato del governo hanno chiuso gli occhi troppo a lungo di fronte alle centinaia di richiedenti asilo che con mezzi propri raggiungevano Bolzano, e adesso è evidente che il sistema ha troppe falle". I Verdi ricordando anche che "tra le altre cose la Giunta fa riferimento all’adempimento del contingente statale, ma le liste dei presenti non vengono aggiornate e quindi il conteggio in realtà non torna". Dopo di che i consiglieri provinciali concludono la loro presa di posizione con un'osservazione amara ed un auspicio.  

"Indipendentemente da calcoli e tabelle però, il fallimento di una società e delle sue istituzioni emerge anche da fatti tragici come quello di questa notte, quando le persone cercano di fuggire aggrappandosi ai treni merci. Porsi delle domande, guardare bene, aiutare (invece di perdersi in calcoli) sarebbe la  cosa più urgente da fare."