Politica | Pensioni d'oro

Una montagna di soldi

I 226 milioni accantonati dalla Regione per il pagamento dei vitalizi agli ex consiglieri regionali rischiano di non bastare.

“Regione, i vitalizi si mangiano la cassa”

Il titolo di apertura oggi 22 dicembre sul quotidiano l’Adige di Trento rischia di mandare di traverso il pranzo di Natale alle decine di migliaia di cittadini che nel 2014 in Trentino Alto Adige si sono indignati per lo scandalo dei vitalizi. Evidentemente la nuova legge varata è solo un palliativo se è vero che la Regione ora dovrà rimpinguare il pur gigantesco fondo destinato al pagamento delle ‘pensioni’ ai politici locali, attingendo naturalmente ad altri capitoli di spesa. 
E - si badi bene - nella valutazione non sono nemmeno calcolate le spese che la Regione verosimilmente dovrà sostenere per resistere ai numerosissimi ricorsi avanzati dagli ex consiglieri, lamentando le ‘ingiustizie’ introdotte dalla nuova legge del 2014 che ha tentato di ‘correggere’ la legge scandalo approvata nel 2013 alla fine della scorsa legislatura. 

I fatti sono questi. I nuovi ‘conti’ in merito all’investimento in vitalizi al quale si trova costretta la Regione sono stati elaborati a Trento da Giorgio Demattè, il commercialista e consulente incaricato dalla Regione  a questo proposito. E il quadro che ne è uscito è stato tale da suscitare grande preoccupazione per la tenuta dell’intero sistema relativo agli assegni vitalizi. 
La sentenza è riassumibile così: il pagamento negli anni dei vitalizi è destinato inevitabilmente a mangiarsi il patrimonio già accantonato dal bilancio del consiglio regionale che ammonta a fine 2015 a ben 226milioni di euro
Quale il motivo per cui questa enorme cifra potrebbe rivelarsi insufficiente? 
E’ presto detto: gli ex consiglieri sono tanti e poi, per così dire, stanno così bene da avere una speranza di vita invidiabile.

Insomma: la Regione rischia di trovarsi a non avere risorse a sufficienza in futuro per pagare i vitalizi degli ex consiglieri se - come scrive oggi L’Adige - “non provvederà a drenare risorse ad altre voci di bilancio per destinarle a questo scopo”. 

La Regione intanto non ha ancora dato mandato a Trentino Riscossioni per procedere ai pignoramenti nei confronti degli ex consiglieri che non hanno proceduto alla restituire parte dei vitalizi anticipati, come previsto dalla legge di luglio 2014. 
La presidente del consiglio regionale Chiara Avanzo ha fatto sapere che su questa questione “è in corso ancora il lavoro in accordo con la procura della Corte dei Conti”.