Cronaca | Priorità

Sì alle case alloggio per lavoratori

Bolzano, attivati i 30 posti letto per i senza tetto al Palasport. Il totale supera i 250. Alloggi a chi ha un lavoro, progetto a Maso della Pieve. Non è l’unico.
Bolzano, Maso della Pieve
Foto: Comune Bolzano

Il tema abitativo è una delle priorità nel ricco Alto Adige e specialmente nel suo capoluogo. Una città dove non mancano le fasce di emarginazione e in cui il rischio povertà sfiora anche chi un lavoro ce l’ha, ma non riesce a stare al passo con il costo della vita e degli alloggi. In questa direzione si muovono - anche se a fatica - gli enti pubblici di concerto con le associazioni.

Riguardo ai senza tetto, per “l’emergenza freddo” da tempo strutturale a Bolzano dopo le polemiche degli ultimi giorni sembra si sia arrivati a una risposta dai contorni strutturati. Il confronto Provincia-Comune in ogni caso ha portato all’attivazione temporanea, approvata ieri dalla giunta comunale, per altri 30 posti letto al Palasport di via Resia fino al 20 gennaio, in attesa della riapertura a questo scopo della Fiera. Il totale dei posti letto in città, contando i 35 transitori all’ex Alimarket, giunge così a 254. Si muove intanto qualcosa anche sul fronte delle case alloggio per lavoratori: condivisa la proposta di Ipes per una struttura da 150 posti nell’edificio ex “Tre Gobbi” di via Maso della Pieve. E non è l’unico progetto in campo.

 

Senza dimora: Palasport in attesa della Fiera

 

L’argomento è stato toccato dal sindaco Renzo Caramaschi alla fine della seduta di giunta del lunedì. L’esecutivo comunale ha approvato l’attivazione di ulteriori 30 posti letto per i senza dimora per far fronte all’emergenza freddo e per contenere il contagio da coronavirus al Palasport di via Resia, fino al prossimo 20 gennaio. Si tratta di una risposta temporanea, in attesa dell’impegno provinciale sul polo fieristico della zona industriale. Lo spazio infatti - è la precisazione - rimarrà operativo “fintanto che non sarà disponibile la struttura di accoglienza presso la Fiera di Bolzano, in fase di allestimento da parte della Provincia attraverso l’Agenzia provinciale della protezione civile, per offrire un posto letto a tutte le circa 120 persone che stazionano nel capoluogo senza trovare accoglienza nelle altre strutture permanenti che il Comune di Bolzano mette a disposizione a questo scopo”.

 

 

Un appunto che rientra nel gioco delle parti tra Comune e Provincia sulla responsabilità - anche in termini di risorse - per gli interventi di prima accoglienza verso coloro che vivono all’addiaccio nel capoluogo. “Si tratta - elenca il Comune a proposito della risposta data tramite l’Assb - di 95 posti letto al centro per senza dimora in via Comini, 48 posti al Gorio 2, 26 poi al Conte Forni, 32 posti alla Casa di Ospitalità di viale Trento e 18 a Casa Margareth, per un totale di 219 posti letto ai quali si sommano 35 posti letto transitori all’ex Alimarket”. 

 

Alloggi per lavoratori, si avanza

 

Qualcosa si muove anche riguardo alle risposte per i lavoratori. Il sindaco ha riferito dell’incontro tenutosi nelle scorse settimane tra l’assessore al patrimonio ed all’edilizia agevolata Stefano Fattor e la presidenza dell’Istituto per l’edilizia sociale. Sul tavolo alcune situazioni aperte sul territorio cittadino. In particolare per l’edificio ex “Tre Gobbi” in via Maso della Pieve la giunta ha condiviso la proposta dell’Ipes di realizzare una casa albergo dotata di circa 150 alloggi per persone con un’occupazione, anche in considerazione della vicinanza alla zona produttiva. Anche per l’edificio ex Bagni di Zolfo, attualmente in uso a Caritas per ospitare migranti e destinato alla demolizione, la proposta condivisa dal Comune è di realizzarvi una casa alloggio per lavoratori. Mentre non è stata accolta la proposta di realizzare 7 alloggi in un edificio di via Piacenza già adibito a centro sociale, diurno per anziani e biblioteca di quartiere.