Cronaca | Centro-Italia

In 49 per l’emergenza neve

I soccorritori altoatesini resteranno nelle Marche fino a giovedì 26 gennaio. Aiuti anche all’hotel Rigopiano in Abruzzo. Preoccupa il pericolo valanghe.
Soccorritori in azione
Foto: USP/Agenzia protezione civile

Sono 49 gli operatori altoatesini del corpo permanente dei vigili del fuoco, degli Uffici provinciali per la sistemazione dei bacini montani e del Servizio strade, dei vigili del fuoco volontari dei distretti di Bolzano e Bressanone impiegati in questi giorni nelle Marche per fronteggiare l’emergenza neve. La permanenza della colonna mobile per la prima fase dell’emergenza neve nel Centro Italia è prevista presumibilmente fino a giovedì 26. Lungo le strade della provincia di Ascoli Piceno sono impiegati 42 macchinari attrezzati a fronteggiare i metri di neve, tra cui 9 grandi frese e 6 più piccole, uno spazzaneve e pale caricatrici. Una fresa, informano gli addetti ai lavori, è in grado in un’ora di liberare una carreggiata per una larghezza di 2,5 metri e una lunghezza fino a 1 km.

Ieri notte una squadra partita da Bolzano ha dato il cambio a cinque vigili del fuoco del corpo permanente che nei giorni scorsi hanno lavorato ininterrottamente allo sgombero della neve e degli alberi caduti. Il gruppo è coordinato dall’ispettore Martin Gasser, sul posto dall’inizio degli interventi di soccorso. I vigili del fuoco volontari altoatesini sono in azione a Montemonaco, mentre 5 operatori del Soccorso alpino Bergrettungsdienst BRD e 2 del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico CNSAS, con tre colleghi del Soccorso alpino del Tirolo, sono impegnati nell’Hotel Rigopiano sul Gran Sasso travolto dalla valanga. Le condizioni sono difficili e il pericolo valanghe è di grado 4.

Oltre agli interventi per sgomberare le strade la protezione civile altoatesina ha liberato gli accessi a un ripetitore di telefonia mobile e rete radio dell’Esercito e della Protezione civile ritenuto di importanza essenziale per garantire le comunicazioni sul territorio. Nell’Angelus di ieri (domenica 22 gennaio), peraltro, Papa Francesco ha rivolto un pensiero alle persone colpite dall’emergenza e ai soccorritori: “Sono vicino con la preghiera e con l’affetto alle famiglie che hanno avuto vittime tra i loro cari. Incoraggio quanti sono impegnati con grande generosità nelle opere di soccorso e di assistenza”.