Economia | Minacciate le vie legali

Erlebnishaus GmbH: "ora basta!"

La cordata di 37 imprenditori Erlebnishaus Südtirol - Emozioni Alto Adige denuncia i favoritismi del comune di Bolzano nei confronti del concorrente Signa-Benko.

"Il comune di Bolzano ci ha lasciato in sospeso per mesi mentre i nostri concorrenti entravano ed uscivano a loro piacimento. La dimostrazione definitiva del diverso atteggiamento nei nostri confronti è arrivata con la proposta del referendum da parte del vicesindaco Ladinser. Una proposta avanzata 3 settimane dopo l'inizio di una forte campagna autopromozionale da parte del nostro concorrente e formulata dal vicesindato che è amico intimo di Heinz Peter Hager, amministratore della ditta Signa".

Il tono di Jakob Brugger e Johannes Peer, rispettivamente responsabile della comunicazione e coordinatore del progetto Erlebnishaus Südtirol, è molto forte e lascia presagire che ormai i margini sono stretti e si avvicina il tempo delle 'vie legali'
In sostanza la cordata di imprenditori locali fa di tutto per mettere in chiaro quello che ritiene il suo diritto ad un pari trattamento rispetto a Benko, ma contemporaneamente ci tiene a mettere in chiaro la differenza rispetto al suo concorrente

"Non vogliamo una legge per noi, vogliamo solo una competizione giusta e trasparente. In caso contrario saranno i giudici a decidere. Non si tratta solo della nostra posizione personale, ma di un'opinione diffusa. 
Al comune abbiamo cercato di spiegare che anche con l’attuale (pessima)  legge sarebbe possibile impostare le cose affinché la compentizione possa avere luogo in maniera giusta, conducendo ad un risultato equo. 
Abbiamo anche segnalato per iscritto la nostra disponibilità a sederci attorno ad un tavolo con tutte le parti per concordare rapidamente a una procedura comune. Da parte del comune non abbiamo avuto risposta e finora siamo solo stati solo utilizzati per prolungare il procedimento. Ed ora è venuto il momento di dire basta."

Erlebnishaus Südtirol - Emozioni Alto Adige va oltre. Profetizza che se non ci sarà una svolta fra un anno la situazione sarà ancora bloccata e saranno inevitabilmente partiti i ricorsi, da una parte e dall'altra. 

"Purtroppo a farsi carico dei costi dei ricorsi dovrà essere ancora una volta la comunità", ricorda Emozioni Alto Adige rilanciando ancora una volta il suo appello. 
"I cittadini non vogliono nuovi scandali Sel o centri benessere, ma semplicemtne una revisione rapida e funzionale della zona della stazione delle autocorriere che faccia nascere una bella infrastruttura per lo shopping di qualità a prezzi accessibili", concludono gli imprenditori locali.