25 aprile, la destra non ci sarà
-
Il caso Scurati, noto scrittore censurato da un funzionario Rai per i contenuti di un monologo sul 25 aprile e dileggiato pubblicamente sui social dalla presidente del consiglio Giorgia Meloni, è la spia di un clima politico che si sta avvelenando di settimana in settimana, scavando un solco sempre più profondo tra le forze politiche di governo e di opposizione. Chi pensava che Meloni avrebbe annacquato le proprie posizioni tendendo verso il centro politico (agendo specularmente alla sinistra quando questa ha avuto occasione di governare), si è nel frattempo senza dubbio ricreduto. La premier ha intelligentemente smussato gli spigoli solo in politica estera divenendo di colpo europeista e anti putiniana e di stretta osservanza atlantista. Ma in politica interna il timone è indirizzato a dritta che più dritta non si può, al punto che probabilmente solo i più disattenti e superficiali riuscirebbero a pronunciare ancora una frase come “destra e sinistra non ci sono più” o sono "praticamente uguali".
Da Meloni in giù nessuno nella destra riesce a pronunciare la parola antifascista, e quindi – piuttosto assurdamente – in molti riescono a dire che il 25 aprile, il giorno in cui si festeggia la libertà dalla dittatura fascista, diventa una festa divisiva. Non è forse casuale, quindi, che l’assemblea programmatica di Fratelli d'Italia al termine della quale “Giorgia” annuncerà la candidatura alle Europee, si svolga dal 26 al 28 aprile a Pescara. Con un eccesso di malizia si potrebbe pensare che si tratti di una convocazione che aiuta a togliere di impiccio una gran quantità di amministratori di Fratelli d’Italia che possono tranquillamente dire: “Il 25 aprile? Sono in viaggio per Pescara per impegni di partito”. E’ il caso di Marco Galateo, vicepresidente della Giunta provinciale, che, dunque non sarà presente alle numerose celebrazioni.
Della destra locale non ci sarà nessuno dei “big”, neppure il deputato Alessandro Urzì che in alcune occasioni era stato presente al Muro del Lager di via Resia. “Io quando potevo andavo con totale convinzione che ho anche oggi alla cerimonia al Lager di via Resia. Dove passo talvolta anche privatamente perché lo trovo uno dei luoghi più simbolici dell’Alto Adige . Devo dire che il più delle volte, con il cuore gonfio dall’emozione per la drammatica testimonianza di quelle pietre, ne uscivo peró rammaricato per l’invasione di bandiere rosse e falci e martello simboli allo stesso modo di oppressione e violenza. Una contraddizione tutta italiana. la testimonianza di una difficoltà a fare di quella data una data di pacificazione”.
Secondo Urzì vi è “tutt’altro spirito rispetto alle cerimonie del 2 giugno, consacrate alla Repubblica e alla sua costituzione, data che unisce profondamente il paese nei suoi valori fondamentali. In ogni caso questo 25 aprile io mi trovo a Roma perché siamo alle prese con la discussione dell’autonomia differenziata che riprende il 26 mattina e quindi non faccio in tempo a rientrare a casa”.
Assente pure il secondo assessore provinciale di lingua italiana, Christian Bianchi. “Da sindaco, negli scorsi 10 anni, ho partecipato sempre attivamente alle cerimonie del 25 aprile. Questa volta non ci sarò perché sarò fuori Bolzano. La mia assenza non ha nulla a che vedere però con le discussioni che ci sono in corso. Ma come ho sempre partecipato, parteciperò anche nel futuro, convintamente. La liberazione è una celebrazione che deve vederci tutti uniti”.
Non ci sarà neppure l'assessora Ulli Mair (Freiheitlichen) che al Corriere dell’Alto Adige ha dichiarato: “La mia festa è quella dell’Autonomia che si tiene il 5 settembre, non il 25 aprile”.
Questo il programma delle Cerimonie promosse dalla Città di Bolzano in occasione del 25 Aprile, Anniversario della Liberazione d'Italia.
- Ore 9.00 Palazzo Municipale Onore ai caduti per la Patria, la Libertà e la Pace
- Ore 9.20 Via dei Vanga Onore al Maestro Franz Innerhofer
- Ore 9.35 Parco Rosegger – Via Marconi - Onore alla Medaglia d’Oro Salvo D’Acquisto
- Ore 10.10 Cimitero Civile d’Oltrisarco e Cimitero Ebraico
- Ore 10.30 Via Volta - Onore ai Caduti dello Stabilimento Lancia
- Ore 10.45 Via Siemens - Onore ai Martiri della Libertá
- Ore 11.10 Passaggio della Memoria (via Resia) - Onore agli ex internati del Lager - Intervento delle autorità
- Ore 11.50 Piazza IV Novembre - Onore alle Medaglie d’Oro Manlio Longon e Giannantonio Manci
- Ore 12.10 Piazza Adriano - Onore ai Caduti per la Liberazione con brevi letture a cura delle associazioni giovanili
Sul tema della Liberazione si terrà anche una festa a partire dalle ore 15.00 sui Prati del Talvera
qualcuno è stupito?
qualcuno è stupito?
La festa dei scapattoni????…
La festa dei scapattoni???? Da ridere!
Im Grunde genommen ist das…
Im Grunde genommen ist das Verhalten der Rechten Südtirols zum 25. April keine Überraschung. Wer etwas anderes erwartet hätte, scheint blind zu sein. Kompatscher braucht sich deshalb darüber gar nicht zu brüskieren. Meloni, die auch unsere lokalen Regierungsverantwortlichen verzaubert hat, zeigt nach innen immer mehr ihr wahres Gesicht, das sie nur für eine gewisse Zeit verborgen hielt. Ihre Speerspitzen und Allianzfangnetze setzt sie gekonnt ein, um ihr postfaschistisches Gedankengut in reale Machtpolitik umzusetzen. Ich bin nur erstaunt, wer sich in dieses Machtspiel alles einbringt.