La nuova piazza Cristo Re
Intervista ad Alberto Bocchio, responsabile dell’area edilizia di Coopbund e ideatore del progetto Casa Concordia. Sabato 2 luglio alle 11 si terrà l’inaugurazione della piazza, alla quale è invitata tutta la cittadinanza.
Com’è nata l’idea di destinare il vecchio cinema ad uso residenziale?
A quel tempo, nel 2014, ero alle dipendenze di Confcooperative Bolzano e insieme all’allora assessora all’urbanistica del Comune Chiara Pasquali, avevamo trovato subito un accordo. Del resto era difficile dire di no ad una proposta così concreta che prevedeva l’utilizzo di una cubatura già disponibile per realizzare alloggi in cooperativa considerando che il Comune non aveva previsto nuove zone per le cooperative. Il Comune ha concesso quindi alla cooperativa la destinazione d’uso residenziale del vecchio cinema in cambio del rifacimento della piazza.
Come è stato selezionato il progettista?
Per la selezione del progettista, vista la delicatezza dell’intervento e il valore degli spazi urbani da riqualificare, è stato promosso un concorso di progettazione tra sette studi professionali. In questo modo è stata selezionata l’idea progettuale vincente. I presupposti del concorso per quanto riguarda la piazza, quindi i compiti assegnati ai progettisti, concordati con gli aventi causa (Comune di Bolzano e Convento dei Domenicani), erano i seguenti: conferire un Sagrato alla Chiesa; mantenere, ampliare e rendere fruibili gli spazi verdi; razionalizzare i percorsi stradali aumentando la superficie libera ed eliminare le barriere architettoniche. Il vincitore del concorso è stato lo studio Area Architetti Associati con l’arch. Roberto Pauro.
Qual è stato l’impegno della cooperativa e dei suoi soci nel progetto?
La cooperativa Casa Concordia, ora aderente a Coopbund, ha offerto all’amministrazione comunale di farsi carico della progettazione e di tutti i lavori di rifacimento della piazza a fronte della possibilità di poter recuperare la cubatura del vecchio cinema Concordia a scopi residenziali. Ha affrontato quindi un percorso ambizioso e complesso arrivando ad ottenere le concessioni edilizie delle abitazioni e della piazza superando non pochi ostacoli.
I 22 soci hanno preso parte attivamente a tutte le fasi delicate attraversate dalla cooperativa, partecipando in prima persona mettendo in campo ciascuno le proprie competenze. In particolare il CDA, con la presidente Laura Scola e il Consigliere Flavio Zeni, insieme al progettista arch. Roberto Pauro, abbiamo affrontato le varie difficoltà. La progettazione, la consulenza del tecnico comunale, il management di progetto nonché il supporto bancario erano competenze dirette del team operativo dei soci. E poi anche altri soci hanno apportato altre competenze accessorie come quelle notarili, legali, impiantistiche e tecniche di vario tipo ed hanno contribuito con la loro esperienza alla realizzazione dello scopo sociale.
I frutti dell’impegno del Cda e dei Soci, unitamente alla riuscita qualitativa del progetto e della realizzazione, hanno contribuito di fatto alla conoscenza reciproca tra i soci, allo sviluppo di rapporti sociali positivi e alla possibilità di stringere amicizia tra le famiglie.
Come è avvenuta la realizzazione della piazza?
Quanto concordato inizialmente col Comune è stato poi successivamente ripreso in una convezione sottoscritta tra Comune e cooperativa Casa Concordia. La cooperativa, nonostante il cambio di tre giunte comunali e dei referenti che hanno richiesto modifiche ed integrazioni al progetto e causato ritardi nell’approvazione dei progetti, ha appaltato i lavori e ha felicemente portato a termine il complesso lavoro di esecuzione di un appalto pubblico.
Vorrei sottolineare che è molto significativo che una cooperativa riesca a realizzare un'opera pubblica di tale rilievo e, caso forse unico a Bolzano, i commenti su questa piazza sono quasi unanimemente positivi.
La convenzione prevedeva anche la realizzazione di un primo tratto di pedociclabile che è poi stato realizzato e si trova tra il nuovo edificio e l’area militare del circolo di presidio e ha lo scopo di unire la piazza a via San Quirino. Il restante tratto che deve realizzare il Comune è per ora bloccato per un ricorso.
La cooperativa Casa Concordia e Coopbund, ora che i lavori sono terminati, organizzano l’inaugurazione della nuova Piazza Cristo Re per celebrare la fine di un percorso, in alcuni momenti faticoso, ma di riuscita collaborazione con l’amministrazione comunale. L’appuntamento è per sabato 2 luglio alle 11.00 in Piazza Cristo Re. All’inaugurazione parteciperanno la presidente di Coopbund Monica Devilli, l’assessora Chiara Rabini in rappresentanza del Comune di Bolzano, l’architetto Roberto Pauro e il vescovo Ivo Muser.
Ci parli della nuova Piazza Cristo Re
L’arch. Roberto Pauro ha messo tutta la cura possibile nel progetto e nella direzione lavori ed ha avuto il merito di proporre una progettazione che non ha stravolto nulla ed ha valorizzato tutto quello che già c’era di buono e bello e che doveva solo essere riscoperto, valorizzato e meglio utilizzato. Così la memoria storica della piazza è rimasta ed è riconoscibile in quanto tutti ritrovano qualcosa di sé e della propria storia in questo nuovo luogo. La nuova piazza ha diversi pregi: la valorizzazione degli spazi aperti e l’impianto di illuminazione fanno riscoprire la bellezza della facciata della Chiesa e della sua torre campanaria. Inoltre viene restituito alla chiesa il Sagrato, prima del tutto mancante, che diventa anche e soprattutto luogo di sosta e di incontro e una piazza aperta e pubblica. Infine le superfici verdi vengono recuperate e ampliate, rendendole accessibili a tutti e confortevoli luoghi di sosta con ampie sedute collocate in più punti e mantenendo i caratteristici filari di cedri.
Una piazza per essere
Una piazza per essere pubblica dev’essere usufruibile da tutti. Avete messo panchine per gli anziani ma non avete costruito lo spazio adibito ai giochi per bambini che avevate tanto promesso. Questo non è creare futuro. Avete fallito
In risposta a Una piazza per essere di David Duzzi
Buongiorno sig. Duzzi,
Buongiorno sig. Duzzi,
la piazza è ampiamente a disposizione di tutti, anche dei bambini e ragazzi che già da queste prime settimane stanno utilizzando gli ampi spazi aperti sottratti alle auto e riqualificati, inventandosi i classici giochi di fantasia.
E’ un piacere vedere come l’utilizzo reale degli spazi superi quello pensato in fase di progetto.
In risposta a Buongiorno sig. Duzzi, di Coopbund Alto …
Proprio vero. Ci serve ampia
Proprio vero. Ci serve ampia fantasia per iventarsi giochi per bambini su un piazzale design. Ancora piu creativo - per i cittadini - é diventata la Piazza Matteotti. Ironia off