Politica | Sacro cuore e lupi

“Un clima di terrore grazie ai politici”

Il WWF sulla sagoma del fucile contro un lupo comparso durante le celebrazioni del sacro Cuore: “Un Alto Adige libero dai lupi non è la soluzione”.
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Foto: Twitter

Il “Fuoco del Sacro Cuore di Gesù” è una tradizione religiosa che risale al 1796 per ricordare  la difesa del Tirolo dall'invasione napoleonica. Ogni anno, nel mese di giugno dopo la festa del Corpus Domini, in tutto il Tirolo storico, compreso l’Alto Adige, si accendono i tradizionali falò. Quest’anno, accanto alla consueta croce, a Campo Tures brilla un messaggio tutto politico: un fucile contro un lupo, un chiaro messaggio per spingere all’uccisione dei grandi predatori. Le immagini sono diventate virali sul web, spesso accompagnate dall’approvazione degli utenti sudtirolesi. Ma non sono mancate anche le voci critiche: “Se si è arrivati a questo sentimento di forte avversione contro il lupo, lo si deve alle campagne di terrore e odio nei confronti di questa specie, portate avanti quasi ogni giorno da una parte della stampa locale, attraverso immagini di pecore sbranate – sostiene il WWF dell’Alto Adige –. A questo si aggiungono alcuni schieramenti politici che usano il lupo come argomento di campagna elettorale, promettendo agli allevatori di poter "regolare" la specie e un Alto Adige senza lupi”.

Uccidere alcuni esemplari perchè hanno predato delle pecore non risolverebbe il problema

L’associazione ambientalista internazionale rimarca la propria posizione: l'uccisione dei lupi e un Alto Adige libero dai grandi predatori non sono la soluzione: “Uccidere alcuni esemplari perchè hanno predato delle pecore non risolverebbe il problema, in quanto altri lupi arriverebbero dai territori confinanti – continua il WWF –. Così come richiesto dall' ISPRA, riteniamo necessario attuare al piú presto, anche in Alto Adige, misure di protezione delle greggi quali la sorveglianza da parte di pastori, recinzioni elettrificate e cani di protezione”.

I conflitti devono essere presi sul serio e ridotti al minimo

In Alto Adige sono una manciata gli allevatori che hanno effettivamente intrapreso misure di prevenzione per proteggere gli animali al pascolo, mentre la maggior parte degli animali diventano dunque una facile preda. Il WWF conclude continuando a sostenere il naturale ritorno del lupo e la coesistenza tra esseri umani e grandi predatori che, ricorda l’Associazione, svolgono un importante ruolo nella conservazione degli equilibri naturali: “I conflitti devono essere presi sul serio e ridotti al minimo, adottando tutte le misure di prevenzione, così come gia avviene nei territori confinanti”, conclude il WWF.