Gay pride
Forse il primo a lanciare l’idea fu il cantante e politico filo-elvetico Oscar Ferrari. All’indomani del grande successo della manifestazione degli Alpini a Bolzano, con uno dei suoi dissacranti interventi su facebook, disse: e ora sotto col gay pride (ghei praid, come scriverebbe lui). Sembrava la solita boutade. Fatto sta che adesso ne parlano tutti. Una variopinta rassegna di opinioni sull’argomento è offerta dal Corriere dell’Alto Adige. Si va dal consigliere di Unitalia Luigi Schiatti (“È un’idea semplicemente farneticante”, i proponenti dovrebbero andare “a zappare la terra”) alla candidata di punta dei Verdi, Brigitte Foppa (“Si tratta di manifestazioni poco ecologiche, ma per il resto è tutto positivo: i colori, l’allegria”). La consigliera di Fratelli d’Italia Mariateresa Tomada, invece, è perplessa per questioni logistiche: “Quello che mi lascia più perplessa è il numero delle persone che si vogliono portare a Bolzano: 250.000”. Magari basterebbe emanare un’ordinanza che impone agli omosessuali di portare un cappello da Alpino e anche questo problema sarebbe risolto.
A propos LGBT/Alpini: http:/
A propos LGBT/Alpini: http://www.brennerbasisdemokratie.eu/?p=16280
;)
Si puo' anche cambiare il titolo da 'Basterebbe travestire gli omosessuali da Alpini' in 'Basterebbe travestire gli Alpini da omosessuali'; cosi' sarebbero persino acettabili da una certa parte politica della nostra provincia. ;)
In risposta a ;) di Martin Geier
Ich habe nichts gegen diese
Ich habe nichts gegen diese Interpretation (wenngleich sie nicht stimmt).