Athesia entra in Video 33
Un altro dei sogni a lungo inseguiti da Michl Ebner diventa realtà. Nove giorni dopo aver chiuso il Nuovo Trentino, giornale cartaceo nato nel 2022 dalle ceneri del Trentino unicamente per dare fastidio alla nascita del quotidiano Il T, Athesia fa il proprio ingresso ufficiale nel mercato televisivo regionale. Non bastavano tre quotidiani-corazzate (Dolomiten, Alto Adige, L’Adige), il giornale di annunci Bazar, i free press che entrano a tonnellate nelle cassette delle lettere, un mega portale internet di informazione (Stol), altri portali come Südtirol News e Sportnews, Sentres, Kultur.bz.it e second-hand.it, un settimanale (Zett), due radio in lingua tedesca molto seguite come Südtirol 1 e Radio Tirol, la radio leader in Trentino, Radio Dolomiti, il Katholisches Sonntagsblatt, la piattaforma Der Schlern, una quantità imprecisata di giornali di valle, la concessionaria First Avenue che tappezza di manifesti le fermate degli autobus di tutta la provincia… Non bastava tutto questo (che peraltro è solo una parte dell’impero attivo anche nel turismo con svariati alberghi e agenzie, e nel mercato dell’energia…), e quindi ieri attraverso la controllata MediaAlpi, la società editoriale di via del Vigneto ha fatto sapere di avere acquisito il 24,5% delle quote della società che controlla Video 33. Il tutto, ça va sans dire, avviene a meno di due mesi dalle elezioni.
Ma attenzione: scritta così quella di Michl Ebner sembra un’entrata nel mercato televisivo in punta di piedi. In realtà è esattamente il contrario. A ben vedere, se santa madre-Athesia già non possedesse tutti i mezzi di comunicazione di cui sopra, e così non impedisse in modo passivo - come il classico blocco nel basket - la tematizzazione di una notizia di questa portata, una novità del genere sarebbe destinata a fare il rumore di un elefante che entra in una cristalleria. Invece, c’è da giurarci, dopo tutto quello che finora è stato digerito con nonchalance da questo territorio, alla luce delle pressioni che questa concentrazione editoriale da record mondiale è in grado di esercitare sul mondo politico ed economico regionale, anche questa notizia sarà presto digerita con un ruttino postprandiale. Anzi. Probabilmente si sentiranno gli stessi squilli di tromba seguiti all’ondata di acquisizioni degli ultimi anni e nessuno si azzarderà più a parlare di pluralismo dell’informazione, nei secoli dei secoli. Non sia mai.
L'operazione
Ciò detto, la notizia completa l’ha data - curiosamente - la stessa MediaAlpi, che dovrebbe essere la società minoritaria nell'operazione. Ah, ultima cosa: MediaAlpi è la società che raccoglie la pubblicità per L’Adige, ma anche per il Corriere dell’Alto Adige e il Corriere del Trentino, i dorsi del Corriere della Sera.
“IXORA team S.r.l., società specializzata nelle comunicazioni on line con il 51%, e MEDIA ALPI PUBBLICITA’ S.r.l., primaria società nella raccolta pubblicitaria con il 24,5%, hanno acquisito il 75,5% del capitale sociale di B33 S.r.l. azienda editrice di VB33 (emittente televisiva leader a Bolzano) dalla famiglia Baronio - titolare del Gruppo editoriale TELECOLOR - che rimane nella società con il 24,5%”.
La versione per non addetti ai lavori l’ha diffusa invece il Sindacato giornalisti del Trentino Alto Adige.
"Il gruppo Athesia di proprietà della Famiglia Ebner - si legge nel comunicato - attraverso la controllata Media Alpi Pubblicità srl (con il 24,5%) e Ixora Team Srl, partecipata al 100% da Seac Spa di Confcommercio Trentino con il 51%, entra nel settore televisivo, acquisendo la maggioranza di B33, editrice di Video33 di Bolzano che aprirà una redazione a Trento, dove trasferirà la sede. Un accordo sindacale verrà firmato dopodomani a Bolzano".
Chi è l'azionista di maggioranza?
Ma anche così, per i lettori a nord di Salorno che non sanno chi è il presidente di Confcommercio Trentino, la portata della notizia non è facilmente inquadrabile. Ebbene, il presidente di Confcommercio del Trentino è Giovanni Bort, che guida del resto pure la società Seac, una vera e propria gallina dalle uova d’oro nei servizi digitali per le imprese. Giovanni Bort è però anche omologo di Ebner nel più importante ente di diritto pubblico del mondo dell’economia. Presiede infatti la Camera di Commercio del Trentino. Basta così? Neanche per idea. Bort – non è esattamente un caso - siede anche nel Cda di S.I.E, la società che edita i quotidiani italiani del gruppo Athesia, Alto Adige e l’Adige.
Insomma, detto chiaramente: Giovanni è il più importante alleato di Michl in Trentino, tanto che la sua Confcommercio è stata l’unica delle associazioni economiche di categoria a non entrare nel gruppo che edita il giornale il T. Una scelta più che legittima, ovviamente, magari motivata anche da questioni che esulano da questo discorso, ma che è necessario evidenziare per far capire il livello di complicità tra i due. Quindi l’ingresso minoritario in Video 33 attraverso MediaAlpi è in realtà il classico specchietto per le allodole che serve magari a confondere l’Antitrust e il sentire di quella parte di Trentino che ha mal digerito lo shopping editoriale del magnate sudtirolese oltre Salorno in particolare con l'acquisizione de L'Adige. Ora avviene una sorta di bilanciamento: si finge cioè di trentinizzare, con il 51% delle quote, la proprietà della storica emittente altoatesina, Videobolzano 33. Ma è davvero così?
I dettagli
Nel suo comunicato Athesia-MediaAlpi spiega così il senso dell’operazione: (il testo viene riprodotto integralmente)
L’obiettivo dell’acquisizione è lanciare una nuova emittente televisiva regionale a vocazione economica, partendo dall’esperienza di Video 33, rinforzata dall’apertura a Trento di una seconda redazione e di un piano editoriale confezionati tenendo conto delle specificità e delle esigenze della comunità trentina. Il progetto di sviluppo dell’emittente, la cui sede verrà trasferita a Trento, poggia su tre fondamenti.
Il primo è la massima attenzione per il mondo dell’economia e delle aziende, informando, connettendo e dando voce ai molti che, con il proprio lavoro, contribuiscono alla crescita individuale e collettiva. Il secondo fondamento è la dimensione regionale, vissuta come spazio di pacifica e profittevole area di convivenza tra culture ed economie diverse, ma legate da comuni riferimenti e da comuni interessi. In ultimo, ma non per importanza, il supporto attivo dell’Autonomia, intesa non solo come Istituzione di Autogoverno, ma anche e, soprattutto, come “modo di essere e di agire” delle nostre comunità culturali, sociali e economiche.
Tre fondamenti che si esplicitano nel raccogliere, interpretare e diffondere le notizie e le informazioni che nascono e si sviluppano nello spazio regionale, rispettando le tipicità dei due territori provinciali, ma mantenendoli virtuosamente in sinergia. Più in particolare, l’intento è mettere a fattor comune tutte le potenzialità culturali, sociali, istituzionali e in particolare economiche, che raccordate possono dare alla dimensione regionale e alla complessità di soggetti che in essa operano un reale e fattivo valore aggiunto.
Il sindacato
Il Sindacato Giornalisti del Trentino Alto Adige, la Federazione Nazionale della Stampa Italiana e di Fistel SgbCisl, che da mesi stanno seguendo la vicenda, aggiungono qualche dettaglio e delle valutazioni.
“La nuova proprietà – si legge nel comunicato - insieme all’amministratore Simone Baronio (che rimane con una quota minoritaria del 24,5%) si è impegnata a mantenere l’occupazione con annunciate nuove assunzioni di giornalisti e tecnici. Mentre investe nella TV, lo stesso gruppo 8 giorni fa ha richiuso Il Nuovo Trentino tenuto in vita per 10 mesi per “insostenibilità economica”. A Bolzano, Video33 è leader tra le TV private, con lo sbarco a Trento salgono a tre le emittenti la cui sostenibilità economica verrà decisa dal mercato. Sorgono spontanei interrogativi sulla strategia industriale che non può sfuggire ad oggettivi criteri economici unanimemente riconosciuti ed accettati. Impossibile non rimarcare la tempistica dell’investimento in una nuova attività editoriale televisiva con la pressoché concomitante richiusura del Trentino: Sindacato regionale giornalisti e Fnsi manterranno alta la guardia sulla promessa ricollocazione dell’intero corpo redazionale del Nuovo Trentino richiuso, comprese le due praticanti giornaliste, al sito o all’interno del gruppo. Sindacato Giornalisti, Fnsi e Fistel SgbCisl auspicano che con i nuovi azionisti possano continuare le positive relazioni industriali consolidate con l’attuale amministratore Simone Baronio”. Così il sindacato. Quanto a ruoli e organigrammi nel mondo giornalistico circolano voci non confermate che per quanto riguarda Bolzano l'assetto attuale sia garantito fino alla fine del 2024, mentre per la direzione della sede di Trento si fa inevitabilmente il nome di Paolo Mantovan, già direttore del Nuovo Trentino e del Trentino.
e la nave va .... e la
e la nave va .... e la pluralità di informazione pure ...
Vielleicht OT.
Vielleicht OT.
Vor einiger Zeit beobachtete ich einen Zeitungshandel wie nicht verkaufte Publikationen zusammengebunden für die Rückgabe vorbereitet wurden.
Jo di schikn mir 150 "D.." und i verkaf la italienische wenn olles la Italiener do sein.
Meine Zweifel: Erhalten die Verlagshäuser die öffentlichen Beiträge auf Grund der Auflagezahlen oder der Verkaufszahlen???
In risposta a Vielleicht OT. di rotaderga
Ohne Gewähr, aber ich meine
Ohne Gewähr, aber ich meine zu wissen, nach Auflagezahlen.
In risposta a Ohne Gewähr, aber ich meine di G. P.
Dachte ich mir auch. Na dann,
Dachte ich mir auch. Na dann, werft die Druckmaschinen an, das Land und der Staat zahlt...
In risposta a Dachte ich mir auch. Na dann, di rotaderga
Ich erlaube mir eine
Ich erlaube mir eine Ergänzung, "wir zahlen" (Steuerzahler) ;-).
Der Koloss Athesia wird mir
Der Koloss Athesia wird mir langsam unheimlich! Wo bleibt das Kartellamt???
In risposta a Der Koloss Athesia wird mir di Günther Alois …
Das hat sein Büro in der
Das hat sein Büro in der Handelskammer ... :-)
Und wenn jemand etwas gegen
Und wenn jemand etwas gegen die Machtkonzentration dieser Krake sagt, dann münzt er das sofort auf die Autonomie um und posaunt es als Angriff auf diese hinaus, so als ob seine privaten Macht-Interessen auch nur das geringste mit der Autonomie der Region zu tun hätten.