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Dopo l'epurazione, il divorzio?

L'eurodeputato della Lega Gazzini lasciato fuori dalla lista dei 35. "L'operazione Bianchi? Resto convinto che sia stata una mancanza di rispetto farlo capolista"
matteo gazzini
Foto: facebook/Matteo Gazzini

Ha preso la rincorsa lunga, Matteo Gazzini, iniziando a fare seriamente campagna già a gennaio: eventi, mega manifesti, post sponsorizzati sui social … Era infatti considerato tra i papabili per il salto in consiglio provinciale al pari degli uscenti Bessone, Vettorato e Mattei. Ma  l’europarlamentare della Lega non aveva fatto i conti con la campagna acquisti che ha portato il sindaco di Laives Christian Bianchi a capolista della Lega. E soprattutto non aveva fatto bene i conti con l'ultra verticismo del suo partito, nel quale le critiche ai "capi" non sono ammesse. La sua bocciatura dell'operazione Bianchi gli è costata una punizione esemplare da parte del commissario Maurizio Bosatra, che lo ha epurato dalla lista lasciandolo con un pugno di mosche in mano (l’elenco dei 35 è in fondo all’articolo).

Come dirà lo stesso eurodeputato a breve potrebbe essere anche annunciato un divorzio tra Gazzini e il partito. Certo è che l’idea di Bianchi capolista ha spiazzato praticamente tutti i militanti salviniani. Tutti si sarebbero aspettati che un esterno sarebbe stato posizionato al massimo al terzo o quarto posto. Farlo capolista è senza dubbio uno sberlone in pieno volto ed anche un po’ uno sberleffo diretto a tutti gli uscenti. Della serie: Bianchi è Bianchi, e voi non siete un “bip”. Ma detto questo l’operazione è stata evidentemente concepita per fare un tandem tra il primo cittadino e il laivesotto Giuliano Vettorato, il quale, stando agli accordi interni non ancora esplicitati, se non dovesse riuscire ad essere eletto sarà proposto da Bianchi come suo successore (ma Galateo di FdI, non interpellato sulla questione da Bosatra, ha già detto che non starà al gioco e proporrà un nome del suo partito). Gazzini, poi, oggi vive a Bolzano, ma è cresciuto a Laives per cui, diciamo che tra i big leghisti nessuno si è stracciato le vesti per la sua esclusione. Anzi.

SALTO: Gazzini, prima di affrontare i guai della Lega, una domanda personale. Suo padre Piergiorgio negli anni Ottanta fu il fondatore di Videobolzano 33, prima dell’avvento di Rolando Boesso. Come vede l’ingresso di Athesia?

Ricordo con piacere questa cosa di mio padre, ma, se mi consente, preferirei non dire nulla al riguardo.

Lei è ufficialmente fuori dalla lista della Lega. Visto che inizialmente per la delusione-Bianchi lei aveva posto dubbi sulla possibilità di candidarsi, le chiedo: decisione di Bosatra o sua?

Anche in questo caso preferisco non commentare.

Ok, allora torniamo al giorno in cui ha espresso delle critiche sulla scelta di mettere Bianchi capolista. Le conferma?

Certo, ribadisco il concetto: Bianchi può essere una risorsa per la lista, ma io non gli avrei mai dato il ruolo di capolista. Quel posto doveva essere dato a un militante della Lega. Se veramente Bianchi è venuto in lista per portare nuovi voti, non gli serviva certo il posto di capolista. Metterlo al primo posto è stata una mancanza di rispetto nei confronti dei militanti della Lega, verso tutte le persone che hanno sottratto i venerdì e i sabati mattina alla famiglia per fare politica, verso tutti gli eletti che hanno versato soldi nelle casse del partito. Insomma, è stata una mancanza di rispetto verso tutta questa gente che si è data da fare e si è vista soffiare il posto dall’ultimo arrivato esterno al partito.

Non ci sono organi interni della Lega ai quali lei può appellarsi per tornare in lista?

La decisione è stata presa e quindi non ci sono scappatoie.

Lei è da parecchie settimane che fa campagna elettorale. Energie e soldi sprecati?

Sono partito mesi fa, non settimane fa. A me non piace il sistema per cui si inizia a fare campagna elettorale un mese prima del voto. Trovo che innanzi tutto sia una mancanza di rispetto per i cittadini, che hanno il diritto di farsi un’idea precisa di chi andranno a votare. Come in tutte le cose, io detesto fare un lavoro all’ultimo momento. Serve tempo e dedizione. Io ho indubbiamente fatto attività per me, ma anche per lanciare  il mio partito. Ho organizzato eventi su temi sociali ed economici per coinvolgere le associazioni, ho organizzato un evento sul vino, ho fatto affiggere cartelloni 6x4 con il mio faccione ma anche con quello dei miei colleghi di partito, ho fatto gazebi, ….. e ora sappiamo come è andata. Ah, ci saranno ancora per una settimana miei manifesti sulle pensiline degli autobus …

Quindi deduciamo che sia stata una scelta unilaterale e di Bosatra.

Sappiamo che non sono in lista, ne prendo atto, ma per ora non voglio aggiungere altro su come sono andate le cose. Voglio prima confrontarmi con i vertici del partito.

Salvini - Gazzini
Salvini - Gazzini Selfie con il "capo" per Matteo Gazzini (Foto Facebook)

 

Dopo tutto questo sbattimento, quindi, non cerca sponde in altri partiti del centrodestra?

Dubito che ciò sia possibile, anche perché per altri 10 mesi resto deputato e poi comunque ho un lavoro che mi piace, la politica la faccio per passione. Ora c’è davvero poco tempo per fare altre scelte. E’ per me difficile immaginarmi in un partito diverso dalla Lega. Nessuno si aspettava che io non fossi in lista. Lo abbiamo scoperto tutti ieri sera (martedì sera). Ma nessuno mi ha chiamato ancora dal partito.

Non andrebbe neppure con Galateo? Visto che non ha gradito neppure lui l’operazione Bianchi nella Lega, magari potrebbe aprirle le porte di Fratelli d’Italia.

Tra me e Galateo c’è un’amicizia che risale a 20 anni fa. Ma una cosa è l’amicizia e un’altra è la politica. Non c’è stato un confronto al riguardo, anche perché credo che pure lui si aspettasse che sarei stato trai primi cinque in lista con la Lega. Se fosse successo due settimane fa, chissà …

Ma dopo uno sgarbo del genere lei pensa di restare nella Lega?

Prima di prendere decisioni importanti vorrei approfondire quello che è successo anche con le persone del partito che mi hanno dato fiducia. Perché se sono diventato eurodeputato vuol dire che qualcuno ha avuto fiducia in me. Poi, i divorzi ci sono anche nelle famiglie più unite. A volte la separazione è una benedizione per le coppie. Nei prossimi giorni vedrò di capire cosa non ha funzionato e se è il caso di divorziare. Ma aspetto di avere un confronto.

Ecco di seguito la lista completa dei candidati della Lega.

1 Bianchi Christian Laives
2 Vettorato Giuliano Laives
3 Bessone Massimo Bressanone
4 Mattei Rita Merano
5 Selle Roberto Bolzano
6 Oberrauch Maria Christine detta Bensi Bolzano
7 Monteleone Alexander detto Monte Ortisei
8 Pedri Valter Laives
9 Parise Martine Vadena
10 Ploner Margareta detta Maggy Varna
11 Dallago Luca Laives
12 Adami Sabrina Bronzolo
13 Bondoni Alan Bolzano
14 Bergo Tania Bolzano
15 De Iorio Oscar Merano
16 Schileo Alessandra Merano
17 Stancher Renato San Lorenzo di Sebato
18 Brunner Monika Merano
19 Marzaro Alessandro Bressanone
20 Morandell Maximilian detto Max Caldaro sulla strada del vino
21 Zattin Menapace Mirko Bronzolo
22 Luggin Robert Vadena
23 Belluzzo Daniela Marlengo
24 Giorio Lucio Egna
25 Bighignoli Daniela Laives
26 Pakulska Sylwia Malgorzata Bolzano
27 Cavallaro Davide Salorno sulla strada del vino
28 Segna Luca Simone Bolzano
29 Munteanu Flavius Florin Bolzano
30 Bazzoli Massimo Bolzano
31 Salober Iris Laives
32 Mosé Andrea Bronzolo
33 Flaim Stefania Vadena
34 Stocker Rosmarie detta Rosi Silandro
35 Lotti Claudio detto Caio Laives

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Filippo Paltrinieri Gio, 08/24/2023 - 12:18

A vedere i primi 4 candidati della lista pare di capire che l'obiettivo della Lega sia sopravvivere al rischio di tsunami di FdI. Sostanzialmente riuscire a piazzare un consigliere sicuro e fors'anche un secondo. Di cui il primo di caratura sufficientemente moderata da poter assurgere ad elemento di trade d'union nella nascente giunta SVP-(Lega)-FdI . Concedere a Gazzini anche solo il 3 posto in lista non sarebbe stato evidentemente funzionale nè a lui nè al partito.

Gio, 08/24/2023 - 12:18 Collegamento permanente