Società | Anno scolastico

Scuola: inizia la corsa alle cattedre

Mancano tre settimane all’inizio dell’anno scolastico. L’Intendenza italiana ha assegnato circa 90 posti. Ora tocca ai supplenti e poi alle “Mad”. I più rari? Prof in L2.
Insegnante
Foto: Pixabay

Mancano circa tre settimane al suono della prima campanella dell’anno scolastico 2023/24. Martedì 5 settembre, ovvero sei giorni prima dei colleghi trentini, le studentesse e gli studenti della Provincia di Bolzano ritorneranno tra i banchi delle aule e, come ogni anno, saranno i primi di tutta la penisola. Nel mondo della scuola ci si prepara all’inizio dell’anno scolastico: il Sovrintendente scolastico Vincenzo Gullotta fa sapere a Salto.bz che da questa settimana è iniziata l’assegnazione delle cattedre a tempo indeterminato e, nella scuola in lingua italiana, sono stati assegnati circa 90 posti. Da oggi, mercoledì 23, inizierà anche l’assegnazione del personale supplente. Dall’inizio della prossima settimana – conferma Marco Fontana, Presidente dell’Associazione Nazionale Presidi di Bolzano – le singole scuole dovranno cercare il personale per coprire i posti liberi, prima consultando le graduatorie poi, se necessario, con le “Mad”, le messe a disposizione inserite nella piattaforma MADlene. Tramite le Mad, chiunque desideri insegnare, può presentare una richiesta informale senza essere iscritto in alcuna graduatoria. I Dirigenti Scolastici, successivamente, possono assumere direttamente coloro che si sono proposti tramite la messa a disposizione. Quindi, per avere dati certi su quanti insegnanti “manchino all’appello”, occorrerà ancora un po’ di tempo.

 

Alcune lacune colmate. Difficile invece per gli "spezzoni di cattedra".

 

“La nostra Provincia ha una peculiarità: è lontana geograficamente dal centro Italia, quindi è più difficile che ci siano persone disposte a venire qui a insegnare per un breve periodo”, spiega Fontana. I probabili posti che rimarranno scoperti? Fontana non ha dubbi: “Abbiamo molta necessità di insegnanti in lingua tedesca. Non sempre si riesce a trovare per tempo il personale per l'insegnamento dell’L2. Stessa cosa per l'informatica”. Al contrario dell’anno scorso, però, alcune lacune sembrano essere state colmate. “Qualche mese fa si sono svolti i concorsi per le materie tecniche, dunque i vincitori potranno coprire diversi posti”, fa sapere Fontana. “Risolvere il problema al 100% è improbabile, si spera di riuscirci prima del 5 settembre, certo, ma per alcuni casi è davvero difficile: ad esempio, per gli ‘spezzoni’ di cattedra. Trovare un insegnante che sia disposto a ricoprire un lavoro di sole 8 ore settimanali non è facile, serve qualcuno che abbia già un’altra fonte di reddito”, conclude il preside.