Politica | Trasporti

Palla confermata dal consiglio

Dopo i timori di un blocco delle nomine del board da parte del sindacato ferrovieri, l'organismo paritetico di sorveglianza ha dato l'ok anche alla manager sudtirolese. Lo scrive lo Spiegel, citando fonti interne.
Evelyn Palla
Foto: DB/Stefan Wildhirt
  • Martedì mattina (23 settembre) il consiglio di sorveglianza della Deutsche Bahn ha espresso il proprio sostegno a Evelyn Palla come nuova amministratrice delegata del gruppo. Lo scrive lo SPIEGEL citando “fonti interne al consiglio di sorveglianza”. La votazione è stata preceduta da un braccio di ferro con il sindacato dei ferrovieri EVG, che voleva impedire la nomina della nuova dirigenza, soprattutto perché, nell'ambito del rinnovo, anche Dirk Rompf, per i lavoratori una figura controversa, avrebbe dovuto essere nominato capo della controllata InfraGo, responsabile delle infrastrutture. Lo stesso settimanale tedesco ieri aveva paventato un possibile blocco di tutte le nomine dal momento che l’”Aufsichtsrat” è un organo paritetico con 10 rappresentanti dell’azienda e 10 dei lavoratori. 

    Evelyn Palla, bolzanina, 52 anni, è stata responsabile di DB Regio, uno dei settori di maggior successo del gruppo, e si è guadagnata la stima del personale fra le altre cose anche ottenendo la "patente di macchinista". La manager sudtirolese ha lavorato anche in ÖBB, le ferrovie austriache, che in alcuni settori sono considerate un modello per la Deutsche Bahn.

    Evelyn Palla è ora oggetto di grandi aspettative, come è emerso chiaramente dalla sua prima apparizione pubblica. “Evelyn Palla è la candidata migliore”, ha affermato il ministro dei Trasporti tedesco Patrick Schnieder (CDU). «Passo dopo passo», con l'attuale direttrice della divisione regionale DB Regio “vedremo una nuova Deutsche Bahn”. Anche il presidente del consiglio di sorveglianza della Deutsche Bahn Werner Gatzer, ieri, durante la conferenza stampa si era detto “profondamente convinto che la signora Palla sia la persona giusta”.

    La stessa Palla ha mostrato di avere le idee chiare. “Siamo all'inizio di una nuova era”, ha detto, “da ora in poi la qualità è una questione che riguarda la dirigenza”. E rivolgendosi ai dipendenti, spesso molto frustrati, ha anche aggiunto “Vi dico che tornerete ad essere orgogliosi della vostra ferrovia”.

    In un’intervista con il sindacato utenti Pro Bahn  la manager ha promesso “più qualità, ma non solo. Anche più puntualità, più vicinanza al cliente.  Bisogna pensare la ferrovia dal punto di vista del passeggero: cosa vuole il passeggero, cosa gli serve — e non secondo il principio: cosa è amministrativamente possibile”.

    I frequenti ritardi dei treni sono considerati il problema più urgente da risolvere per Deutsche Bahn, che ancora una ventina di anni fa era un modello in Europa.  Secondo lo Spiegel, comunque, “gli obiettivi del ministero dei trasporti sono sorprendentemente poco ambiziosi”: si prevede infatti che entro la fine del 2029 almeno il 70% dei treni a lunga percorrenza dovrebbe arrivare senza ritardi significativi. A medio e lungo termine, la puntualità dovrebbe poi raggiungere almeno l'80% e il 90%. Si tratterebbe di un netto miglioramento rispetto al recente passato, in cui a volte quasi un treno su due nel traffico a lunga percorrenza era in ritardo.