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“Perché 2 milioni di euro in meno?”

La “Vip Lounge” dello Stadio Druso è stata assegnata all'FC Südtirol a 400.000 euro l'anno. Della Ratta: "Il sindaco spieghi la differenza di due milioni l'anno".
Stadio Druso
Foto: Salto.bz
  • "È vero che l'uso delle strutture sportive comunali da parte di società professionistiche può essere considerato un servizio pubblico locale, ma con alcune distinzioni e limitazioni che regolano l'accesso e l'uso, garantendo che l'interesse collettivo sia tutelato". Lo scrive il consigliere comunale di Bolzano Claudio Della Ratta in una nota, secondo cui il Comune dovrebbe rispettare alcune condizioni, "quali 'Accessibilità pubblica': deve rimanere aperta la possibilità di utilizzo da parte della comunità locale, anche se in forme e tempi diversi, e l'interesse pubblico prevalente". L’interesse della comunità deve quindi essere primario rispetto agli interessi privati della società professionistica: "Se le strutture sono date in concessione o affitto a società professionistiche questo deve avvenire a tariffe di mercato".

    Secondo il consigliere, proprio sulle tariffe ci sarebbe qualcosa che non torna. La Vip Lounge dello Stadio Druso è stata assegnata alla società, che dovrà completare i lavori di ristrutturazione. "Ebbene - continua Della Ratta - c’è da comprendere ora se sono corretti i valori attribuiti alla futura assegnazione della Vip Lounge dello Stadio Druso. Nel bando del 2022, l’amministrazione comunale aveva richiesto per la gestione dell’intero stadio, inclusi partite ed eventi collaterali, un corrispettivo di 2.300.000 euro all’anno, a cui si aggiungevano 120.000 euro annui per la ristrutturazione della zona VIP, per un totale di circa 2.400.000 euro all’anno. Tuttavia, con l’assegnazione diretta all'FC Südtirol, la cifra è drasticamente scesa a 400.000 euro annui: 240.000 euro per le partite e 160.000 euro per la gestione delle attività collaterali come ristorazione e utilizzo degli spazi per eventi. Una differenza di circa 2 milioni di euro l’anno che lascia aperti dubbi sulla corretta valutazione economica iniziale e su quanto sia giustificabile questo ribasso".

     

    Se la valutazione economica del bando iniziale fosse stata sovrastimata sarebbe opportuno ammetterlo e chiarire come siano stati ridefiniti i nuovi parametri economici

     

    Per Della Ratta, quindi, l'assegnazione diretta all'FC Südtirol a condizioni significativamente inferiori rispetto al bando iniziale solleva dubbi sulla corretta valutazione economica e sull'aderenza ai principi di trasparenza e tariffe di mercato. "Se la valutazione economica del bando iniziale fosse stata sovrastimata - dice - sarebbe opportuno ammetterlo e chiarire come siano stati ridefiniti i nuovi parametri economici". La differenza tra i 2.400.000 euro annui previsti nel bando iniziale e i 400.000 euro annui previsti per l’assegnazione diretta rappresenta un punto critico che necessita di spiegazioni approfondite da parte dell'amministrazione, sotiene ancora il consigliere dell'opposizione.