Waltherpark, chi ci guadagna?
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Da una settimana hanno aperto i battenti i ventimila metri quadrati del centro commerciale WaltherPark – a dieci anni dall'approvazione del “Piano di riqualificazione urbanistica” (PRU) di via Alto Adige e dopo sette anni dall'inizio dei lavori. “La città diventerà più attrattiva” sostiene il proprietario Christoph Schoeller, subentrato lo scorso anno all’imprenditore austriaco René Benko ora in carcere. Una Bolzano più attrattiva, ma a vantaggio di chi? A chi è rivolta la “riqualificazione”, con quale valore aggiunto – e con quali conseguenze?
Secondo l'ex sindaco Luigi Spagnolli “non è stato il privato a mettere le mani sulla città, è stata la città a mettere le mani in tasca al privato”. Ma, aggiunge, l'ex assessora all'urbanistica Maria Chiara Pasquali, “il WaltherPark è un pezzo monco di città, nel senso che doveva essere visto insieme all’altro grande pezzo di città che è l’Areale ferroviario. Il vero scandalo è: come mai non si è andati avanti con l’Areale?”, domanda l'architetta.
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“Senza centro commerciale, però, l'Areale ha perso un elemento che attraesse investimenti” replica il consigliere comunale del Team K Matthias Cologna. “Abbiamo ceduto una parte di parco e superficie pubblica per ottenere 20mila metri quadrati di shopping, case che costano tantissimo e 500 parcheggi in più. I problemi di Bolzano sono la casa e la mobilità, e col WaltherPark non risolviamo nessuno di questi problemi”, sentenzia l'esponente del Team K. Per Pasquali, a proposito di mobilità, “nonostante il referendum che lo bocciò bisogna ritornare a parlare di tram, che potrebbe dare una svolta alla mobilità cittadina”.
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E l'impatto sul commercio? Il centro storico è passato in un giorno da sessantamila a ottantamila metri quadrati di superficie di vendita. A detta di Daniel Tocca, fondatore di Kauri Store e ReBello che ha aperto un negozio all'interno del centro commerciale, “il commercio un attimino si autoregola: sopravviveranno i negozi che faranno utile, altri magari chiuderanno”. Rispetto al tema della sostenibilità, “Il consumatore ha un’arma potentissima: decidere a chi dare i propri soldi”.
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Ma, al di là della costruzione del WaltherPark, non molto si è mosso negli ultimi anni a Bolzano. Non solo l'Areale ferroviario: anche il cantiere del nuovo Polo bibliotecario non è ancora partito, come se la città si fosse addormentata in attesa della fine dei lavori per il centro commerciale. Perché?
Abbiamo cercato di rispondere a questa ed altre domande con gli ospiti di questa Streitergasse:
Maria Chiara Pasquali, architetta ed ex assessora comunale all'urbanistica di Bolzano
Matthias Cologna, consigliere comunale del Team K a Bolzano
Daniel Tocca, imprenditore, fondatore di Kauri Store e ReBello.
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