“L’autonomia si sviluppa insieme all’Austria”

Giornata viennese fitta per il Landeshauptmann Arno Kompatscher che ha incontrato, insieme all'assessore Philipp Achammer, il presidente della Repubblica Federale austriaca Heinz Fischer, il vicecancelliere Reinhold Mitterlehner e il ministro degli Esteri Sebastian Kurz. Temi affrontati quelli del futuro dell’autonomia altoatesina e delle conseguenze della riforma del titolo V della Costituzione italiana. L'attuale Statuto di autonomia - ha specificato Kompatscher - resta in vigore sino alla sua revisione previa intesa con la Provincia. Una revisione su cui la Provincia di Bolzano concorderà solo in presenza della garanzia completa dei diritti sanciti, compreso l'ancoraggio internazionale dell'autonomia speciale.
“L’intesa della Provincia alla revisione dello Statuto arriverà quindi solo se ci sarà anche il consenso della Repubblica di Austria, Stato firmatario dell'Accordo di Parigi con relativa funzione di tutela per l'Alto Adige”, ha spiegato il Presidente della Provincia aggiungendo che lo Statuto attuale non è più coordinato con il testo della Costituzione italiana, che nel frattempo è stato più volte modificato con il risultato di creare margini interpretativi che hanno condotto a pronunciamenti della Corte costituzionale limitativi dell'autonomia altoatesina. “Il principio pattizio dell'intesa nella revisione statutaria permette di riformulare il catalogo delle competenze autonome della Provincia evitando il rischio di impugnative e di interventi della Corte costituzionale. Ciò consente di precisare e salvaguardare meglio le nuove competenze e di ripristinare quelle menomate dai pronunciamenti della Consulta. Il coinvolgimento formale dell'Austria permette di rinnovare l'ancoraggio internazionale e in ogni caso di farlo valere anche per future modifiche di disposizioni legislative”, ha concluso Kompatscher.
L'assessore Achammer, il ministro Kurz e il presidente Kompatscher
Il presidente Fischer e i ministri Mitterlehner e Kurz hanno assicurato che l'Austria continuerà a sostenere l'Alto Adige nel senso contemplato dalla funzione di tutela e nell'impegno a porre la revisione dello Statuto su una base di diritto internazionale. Il presidente Fischer ha ricordato che le trattative sulla riforma costituzionale sono tuttora in corso e che l'Austria segue con attenzione questo dibattito. Il ministro degli Esteri Kurz si è mostrato fiducioso che possa essere trovata una via non solo per garantire l'autonomia altoatesina nel quadro della riforma costituzionale italiana, ma anche per svilupparla con successo.
Altro tema affrontato da Kompatscher e Achammer con Fischer e Kurtz è stata la collaborazione transfrontaliera, non solo nell'ambito dell'Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino ma anche per quanto riguarda la strategia macroregionale EUSALP. Si è discusso poi della situazione dei profughi: attualmente, in Alto Adige, sono presenti circa 900 persone richiedenti asilo, mentre quotidianamente le persone che transitano lungo l'asse del Brennero dirette a nord verso Austria e (soprattutto) Germania, sono tra le 70 e le 100. Sia a Bolzano che a Vienna sono convinti che la questione non possa essere lasciata ai singoli Stati o alle singole Regioni. “Dobbiamo dimostrare uno spirito di solidarietà che sappia andare al di là dei confini - ha detto in merito il Landeshauptmann - e trovare procedure univoche e concordate. Il confronto fra Alto Adige, Tirolo e autorità austriache sul tema dei profughi è costante, e rappresenta la base per giungere ad una soluzione comune che però non può prescindere da una strategia chiara a livello europeo”. La soluzione - secondo il governatore della Provincia - non può consistere in una sospensione degli accordi di Schengen e nella reintroduzione dei controlli al confine, ad esempio fra Italia e Austria.
Kompatscher con il vicecancelliere Reinhold Mitterlehner
Spazio nella discussione ha trovato infine il tema del riconoscimento dei titoli di studio in Italia alla luce della riforma varata dal governo di Vienna. “Molti altoatesini - ha sottolineato Philipp Achammer - svolgono per diversi motivi la formazione per maestro professionale in Austria, ma attualmente non vi è un riconoscimento automatico del titolo ottenuto. Il nostro obiettivo è quello di giungere ad una soluzione definitiva come quella riguardante l'esame di fine apprendistato in vigore dal 1999 per 77 mestieri”. Discorso simile anche per la formazione degli insegnanti, con una commissione di esperti chiamata a trovare un punto di incontro fra le diverse soglie di accesso ai master previste da Italia e Austria relativamente ai crediti ECTS. “Stiamo lavorando da mesi sulla questione - ha aggiunto Achammer - e siamo vicini ad una soluzione che semplifichi il riconoscimento della formazione”.
Acconsenti per leggere i commenti o per commentare tu stesso. Puoi revocare il tuo consenso in qualsiasi momento.