Società | Sport estremi

Armin Holzer: la vita su una corda tesa

L'unico italiano semiprofessionista di highline è stato ospite di "Che tempo che fa", il programma televisivo condotto da Fabio Fazio su Rai 3. Holzer è pusterese ed ha frequentato la Sportoberschule di Malles Venosta.

22 dicembre 2013, ore 20.10: ribaltà nazionale, inaspettata ma ampiamente meritata, per l'altoatesino classe 1987.
Il biondo Armin Holzer, il volto incorniciato in una barba incolta ancora adolescenziale, ha avuto occasione di raccontare a Che tempo che fa il suo sport estremo che consiste nel camminare su una fettuccia di poliestere di 2 centimetri e mezzo tra le cime delle montagne

Semiprofessionista, dicevamo. Ma Holzer quando non fa il funambolo non mette comunque la testa a posto, facendo l'impiegato e l'insegnante, l'assicuratore o il Bauer. Ecco dunque le altre attività di cui si occupa: ski freeride, arrampicata con corda, free climbing

L'highline come disciplina è una variazione sul tema della slackline. Dove sta la differenza? È presto detto: slackline prevede che la fettuccia sia tesa solitamente tra due alberi. In highline invece la fettuccia è tesa tra due... montagne. 
Infatti Armin Holzer è diventato worldwide famoso per aver affrontato con il suo amico austriaco Reinhard Kleindl niente meno che le Tre cime di Lavaredo. Camminando a 550 metri d'altezza sulla cima delle torrette. Proprio così. 

Nell'intervista con Fabio Fazio, Holzer ha raccontato la sua passione indicando con precisione la dose di talento necessaria per praticarla, ma anche spiegando che il talento va supportato da duro lavoro fisico e mentale.
Come in ogni altro sport. O forse di più. 

Le sue passeggiate, sospeso nel vuoto, Holzer le compie nel più assoluto silenzio e di tanto in tanto alla sua fettuccia ci appende anche un'amaca per dormirci con gli amici. 
Oppure, come in questi giorni, gli piace travestirsi da babbo natale.
Un Slack Klaus che non ha bisogno di renne e che è in grado di camminare per conto suo tra un comignolo e l'altro delle case.
Buon Natale! 

 

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Palaia Renato Lun, 12/23/2013 - 16:48

Non vorrei che si tingesse di eroismo l'attività sportiva estrema che svolge Amin Holzer. Si tratta di una scelta sua personale che ha ricadute economiche vantaggiose sulla sua persona. Credo che l'eroe possa identificarsi solamente in chi compie un atto o si impegna in una missione a favore degli altri, mettendo a rischio la propria vita. Un eroe del nostro paese è il magistrato che combatte la mafia, sapendo che da un momento all'altro qualche sicario lo possa uccidere. Non so se il mio approccio con l'argomento sia corretto o se piuttosto fosse più giusto parlare delle prestazioni sportive di cui si rende artefice il funambolo sudtirolese. La mia prima reazione è stata quella di evitarne una sorta di mitizzazione.

Lun, 12/23/2013 - 16:48 Collegamento permanente