Cronaca | A22

“Una proposta dannosa”

La CNA Fita del Trentino Alto Adige contro il sistema di prenotazione per i mezzi pesanti dell’A22: “I problemi sono le auto e il divieto di transito notturno in Tirolo”.
Tir, A22, Brennero, Brenner
Foto: Othmar Seehauser

“Lo studio di fattibilità commissionato dalla Provincia di Bolzano per l’introduzione di un sistema di prenotazione a slot lungo il corridoio del Brennero, da applicare in una prima fase ai mezzi pesanti, sembra, al momento attuale, poco praticabile e dannoso per le piccole e medie imprese del trasporto merci”. A sostenerlo è la CNA Fita Trentino Alto Adige che si schiera categoricamente contro l’ipotesi anti traffico avanzata nell’ultimo periodo. Secondo il presidente della Fita regionale Juri Galvan un’opzione di questo tipo causerebbe costi aggiuntivi per le piccole e medie imprese di comparto senza alcuna certezza rispetto al miglioramento dei tempi di percorrenza.

Il vero problema dell’intasamento dell’Autobrennero sono il transito di auto e il divieto di transito notturno in Tirolo

Rimostranza condivise anche da Azem Celhaka, presidente della Fita Trasporto Merci: “Tutti i dati a nostra disposizione – affermano le associazioni di categoria – dicono che il vero problema dell’intasamento dell’Autobrennero sono il transito di auto e il divieto di transito notturno in Tirolo. Introdurre un sistema di slot per i mezzi pesanti sull’autostrada del Brennero, senza abolire il divieto notturno in Tirolo, costringerebbe le piccole e medie imprese del comparto a destinare risorse umane solo all’attività di prenotazione. I costi – sostengono – rimarrebbero in capo alle stesse imprese, senza alcuna certezza di migliorare la velocità di transito, perché basterebbe la presenza di un cantiere o di un incidente per provocare code chilometriche che, tra l’altro, farebbero saltare pure gli slot prenotati”.
Secondo l’associazione di rappresentanza la soluzione risiede nell’introduzione di pedaggi scontati per i mezzi ecologici e pedaggi maggiorati per i mezzi più inquinanti, investendo di conseguenza in sistemi digitali che permettano di riconoscere la targa del veicolo che si immette in autostrada e calcolare il pedaggio di conseguenza: “Ciò premierebbe – concludono – gli autotrasportatori altoatesini la cui flotta, a suon di investimenti, vanta attualmente il 70% di veicoli a basso inquinamento”.