“Niente politica, vado in camper”
Dal primo di agosto lascerà l’amministrazione provinciale e il ruolo di dirigente. Ma alle sirene della politica, che ha frequentato seppure da “tecnico”, non pensa minimamente. “Cosa farò? Sicuramente ne approfitterò per usare con mia moglie Petra il camper che ho da tre anni. Sogno le rive del mar Baltico, in Germania, fino a Peenemünde, con la sua storia tragica. Delle sperimentazioni missilistiche che però posero le basi per l’esplorazione successiva dello spazio e per lo sbarco sulla Luna”.
Non mancano gli interessi a Paolo Montagner, 64 anni, dirigente della Provincia di Bolzano e nome noto in Alto Adige, che quanto pare non ha pensato un minuto ad accettare un’eventuale candidatura a sindaco di Bolzano per la Lega o il centrodestra. Anche se il suo profilo è circolato con insistenza nelle settimane scorse, come ha scritto il quotidiano Alto Adige.
Garbato rifiuto
“In effetti - racconta lui stesso - la voce è circolata ma nessuno dal centrodestra o dalla Lega mi ha contattato. Mi fa piacere essere considerato, si vede che mi stimano per il mio lavoro da tecnico, ma non avrei mai accettato. Accadde comunque la stessa cosa anni fa, quando avevo partecipato alla Leopolda di Renzi come ‘laico”. Bressa mi notò con Tait e fioccarono le illazioni”.
La voce è circolata ma nessuno dal centrodestra o dalla Lega mi ha contattato. Mi fa piacere essere considerato, si vede che mi stimano come tecnico, ma non avrei mai accettato. Accadde comunque la stessa cosa anni fa quando avevo partecipato alla Leopolda di Renzi
Da Tommasini a “Max” Bessone
È pur vero tuttavia che Montagner è stato accostato alla politica per la lunga collaborazione con l’assessore Christian Tommasini. La sua promozione a dirigente, come ha ricordato l’Alto Adige, avvenne su indicazione dell’ex componente della giunta e big del Pd altoatesino. “Mi chiese - precisa il dirigente - d’intesa con l’Svp di assumere l’incarico quando andò via Katia Tenti”. Poi è stato confermato da Bessone, entrato nella giunta Kompatscher bis per la Lega, con delega a edilizia, libro fondiario, lavori pubblici e via dicendo. “Sono stato scelto per le competenze tecniche e con il centrosinistra o con il centrodestra al governo gli edifici vanno costruiti, possibilmente senza ritardi” risponde il funzionario. La relazione positiva con la controparte è proseguita pur nel cambio a livello politico tra Pd e Lega. “Con Max (Bessone, ndr) ho un ottimo rapporto, mi ha chiesto lui di rimanere un anno fa quando potevo già andare in pensione. Mi ha detto: ho bisogno di fare esperienza, non voglio sbagliare, mi serve poter contare su una persona qualificata. Ecco, a uno che ha l’umiltà di porsi così, come si fa a dire di no?”.
Tommasini mi chiese di diventare dirigente di dipartimento quando andò via Katia Tenti. Con Max Bessone ho un ottimo rapporto, aveva bisogno di una persona esperta e non potevo dirgli di no. Ma che governi il centrosinistra oppure il centrodestra le opere vanno costruite, e bene
Il tecnico che elogia la politica
Montagner, che ha iniziato con i primi lavori da giovanissimo e poi ha scalato tutti i livelli dell’amministrazione provinciale, dal ruolo funzionario geometra a ispettore, in seguito direttore di ripartizione e di dipartimento - dal 2015 al 2019 alla cultura italiana, edilizia, patrimonio, dal 2019 senza la cultura italiana ma con l’aggiunta del catasto -, conosce la macchina dall’interno e ha uno sguardo privilegiato sui meccanismi della politica locale. Che sovente e soprattutto per la parte italiana si appoggia alla chiamata “salvifica” della società civile e dei professionisti. “La politica - ragiona - cerca di ricorrere ai funzionari, ma in realtà serve il contrario: la visione politica propriamente detta, la capacità di mediare tra le istanze sociali, la disponibilità al compromesso. Un tecnico invece ha obiettivi da conseguire e scadenze da rispettare, non ha il polso della società”.
La politica cerca di ricorrere ai funzionari, ma in realtà serve il contrario: la visione politica propriamente detta, la capacità di mediare tra le istanze sociali, la disponibilità al compromesso
La politica insomma è un lavoro diverso, ma necessario e nobile se interpretato correttamente. “In questi tempi - continua - penso sia un ritratto consolante della politica, in senso trasversale. È merito loro se la cosa pubblica funziona”.
Useremo il camper e qualcuno dirà che anche Prodi lo aveva (ride, ndr). Mi piace viaggiare in Baviera e nel Baden-Württemberg, l’Italia l’ho girata tutta e sogno il mare del nord Europa
In pensione dal primo di agosto, Montagner pensa a cosa farà dopo, senza dimenticare guardando alla carriera anche i problemi incontrati, come la citazione in giudizio da parte della Corte dei conti: “Mi chiesero 80.000 euro per i parabrezza rotti durante lo sfalcio dell’erba a lato delle strade. Un problema kafkiano, fortunatamente i funzionari coinvolti vennero assolti”.
Sogno l’isola di Penemunde dove vennero testati dai nazisti i razzi V2. La storia va approfondita anche quando è tragica. Io poi sono stato pilota e apprezzo l’aeronautica. Da quelle ricerche nacque la tecnologia che in seguito portò l’uomo sulla Luna
E via con il camper
La meritata pensione dunque. Si vedrà se effettivamente lontano dalla politica. “Useremo il camper e qualcuno (scherza, ndr) dirà che anche Prodi lo aveva - conclude il tecnico -. Mi piace viaggiare in Baviera e nel Baden-Württemberg, l’Italia l’ho girata tutta e sogno il mare del nord Europa. Con l’isola di Peenemünde (dove i nazisti testarono le V2 con Von Braun, passato poi alle ricerche segrete negli Usa dopo la guerra, ndr). Penso che la storia vada approfondita anche e soprattutto quando è tragica. Io sono stato pilota e apprezzo la tecnologia aeronautica. Da quelle ricerche si posero i primi passi che anni dopo portarono l’uomo sulla Luna”.