Società | Galleria del Virgolo

Stress test superato

Fiamme e auto bloccate nella canna sud del tunnel bolzanino: ma era un’esercitazione di A22 per verificare efficacia degli impianti e tempestività dei soccorsi.
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale del partner e non necessariamente quella della redazione di SALTO.
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Foto: A22

Era notte, sull’autostrada del Brennero. Erano passate da una manciata di minuti le 22.30. Il traffico a quell’ora, in un martedì qualunque di metà novembre, era rado. Ma le auto che punteggiavano l’arteria in direzione nord, giungendo in prossimità della Galleria del Virgolo, hanno notato del trambusto: luci e fumo che uscivano dalla canna sud, eco di sirene in lontananza. Quella porzione della Galleria che costeggia l’abitato di Bolzano, una delle più lunghe dell’Autostrada del Brennero, era infatti lo scenario di un incidente. Un camion ha sbandato e si è posizionato trasversalmente rispetto alla carreggiata. Un’auto sopraggiunta ha frenato per evitare l’impatto ma un’altra l’ha tamponata violentemente. Il bilancio è traffico bloccato, tredici veicoli coinvolti e alcuni feriti. Ma per fortuna è un bilancio fittizio, come l’incidente perché si è trattato di un’esercitazione. Dove tutto si è svolto però come se fosse vero, con tanto di feriti immobilizzati nelle auto e il tratto autostradale chiuso, con traffico deviato sulla viabilità ordinaria. Lo scopo era chiaro: mettere alla prova l’arteria e la macchina dei controlli. E tutto, secondo quanto ricostruito al termine dei vertici della Società e dai tecnici presenti sul posto, ha funzionato alla perfezione, come spiega l’AD di Autobrennero Diego Cattoni: “I tempi sono stati perfettamente rispettati e siamo dunque molto soddisfatti dell’esito dell’esercitazione. Sottoporre l’infrastruttura e la catena dei controlli a stress test di questo tipo ci consente di avere risposte valide e tempestive qualora un simile evento si dovesse materializzare davvero”.
 

 

Nemmeno un’ora del resto è stata necessaria per gestire un’emergenza complessa. A far partire la macchina dei soccorsi uno dei conducenti dei veicoli coinvolti che, sceso dal mezzo, ha raggiunto una delle colonnine Sos presenti lungo la Galleria e ha allertato il CAU, Centro Assistenza Utenti dell’A22. In meno di otto minuti gli ausiliari di A22 e la pattuglia della Polizia Stradale sono giunti sul posto. A seguire sono arrivati tutti, Vigili del Fuoco volontari di Cardano e permanenti di Bolzano e i sanitari. E nel giro di 40 minuti le prime ambulanze sono uscite, dirette all’ospedale. Tra osservatori delle forze coinvolte e personale operativo si sono mobilitate circa 150 persone. Dopo il primo impatto l’incidente, come previsto, è evoluto in un incendio richiedendo l’intervento di altri Vigili del Fuoco con l’autobotte e le pinze idrauliche per estrarre i feriti immobilizzati, cui è seguita la simulazione dell’evacuazione della galleria invasa dal fumo. Le operazioni sono state monitorate sul posto ma anche dal CAU di Trento e al CSA di Bolzano, dove è stata allestita una postazione ad hoc. A gestirle sul campo anche Corrado Buratti della Ice and Fire. “Quando si verificano eventi di criticità elevata, soprattutto in galleria - riflette il Direttore Tecnico Generale di A22 Carlo Costa -  la macchina operativa deve funzionare alla perfezione. E quella notte, grazie a un coordinamento efficace di tutte le forze in campo, abbiamo dimostrato ancora una volta che è così. La Galleria del Virgolo è dotata di tecnologie di ultimissima generazione che rappresentano una garanzia di sicurezza in più per chi l’attraversa”.
 

 

Il test è previsto dalla normativa italiana ed europea per i tunnel di lunghezza superiore ai 500 metri lungo i corridoi europei TEN-T. La Galleria del Virgolo è lunga 887 m e composta da due canne, una in direzione nord e una in direzione sud. Al termine dell’esercitazione sono stati testati i vari impianti di cui è dotata, dalla ventilazione artificiale alla videosorveglianza con copertura video totale e sistemi AID (Automatic Incident Detection) per il monitoraggio automatico delle emergenze fino al Water Mist. Quest’ultimo è un impianto che, attraverso un sofisticato sistema di rilievo della temperatura, si mette in funzione in caso di incendio emettendo acqua nebulizzata ad alta pressione allo scopo di contenere la propagazione delle fiamme. Durante l’esercitazione il traffico è stato deviato senza alcun problema sulla viabilità ordinaria.