Vitalizi e pensioni d'oro

parte seconda
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.

Prima che qualche vibrazione di troppo possa deviare l’attenzione pubblica, è bene ricapitolare la situazione “vitalizi e pensioni d’oro” che sta facendo rivoltare tutta la popolazione della nostra regione. Ecco un breve aggiornamento nel  merito. Passato il momento delle finte scuse (idiote prima ancora che inutili) era necessario passare dalle parole ai fatti quanto meno per preservare quel minimo di dignità politica e personale. Con quale serietà? Al primo posto ci sono coloro che hanno materialmente già restituito i sostanziosi anticipi. Invero, un po’ pochini. La palma d’argento spetta a chi ha annunciato di volerli restituire; bontà loro, staremo a vedere. Al terzo posto ci sono invece coloro che hanno dichiarato di averli “congelati”. Si spera che non sia l’ennesimo escamotage; ma se gli fai notare che effettivamente nel congelatore si conservano meglio in attesa della grande abbuffata (magari quando tutto cadrà nel dimenticatoio), rispondono accusandoti, anche in maniera sprezzante, di “deriva populista”. Verrebbe da piangere, ma fortunatamente ci sono anche notizie che riescono a strappare un sorriso: per dire, pare che ora sia “caccia alla gola profonda”. Adesso indagano loro e la scena è facile da immaginare; colti da un raptus giustizialista e  trasformatisi in emuli dell’ispettore Clouseau hanno deciso di scovare la o le talpe, ree di aver permesso che lo scandalo venisse alla luce; presumibilmente per fargliela pagare. Così impara / imparano la prossima volta a diffondere notizie sul regalino da milioni di euro che si sono fatti. Fa sorridere poi la dichiarazione del milionario che parla di ipocrisia (cos’è una confessione?)  oppure il tentativo di deviare l’attenzione dalla mangiatoia politica, scaricando la colpa su unico soggetto (tutta colpa sua, ha fatto male i calcoli; che il pallottoliere della regione fosse arrugginito?); ancora, “non ce ne siamo accorti, la delibera è saltata fuori all’ultimo minuto”. Se la delibera però avesse proposto tagli, il minuto da ultimo diventava penultimo…

Monica Magi e Achille Ragazzoni