Società | la campagna

Tutti in gita a Camerino/Garderobe?

La giornalista Selvaggia Lucarelli ne ha trovata un'altra su "Open to meraviglia": le traduzioni in tedesco delle località. Tagliacozzo diventa Kokosnussschneider.
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Foto: Screenshots

Tutti in gita a Garderobe. Tra le mille pieghe divertenti che sta prendendo il polverone sollevato dalla nuova campagna del ministero del turismo guidato da Daniela Santanché denominata “Open to meraviglia” e che ha per protagonista la Venere del Botticelli in versione influencer, la giornalista Selvaggia Lucarelli, dopo aver scoperto che lo spot che si vede in giro è stato girato in Slovenia, ne ha tirata fuori un’altra. Scrive oggi sul Fatto Quotidiano:  “Il sito ufficiale della campagna www.italia.it è tradotto in varie lingue per i turisti da tutto il mondo. O meglio, quasi, perché per ragioni inspiegabili ci sono le traduzioni in inglese, spagnolo, tedesco ma non c’è il francese. Della serie: a Giorgia Meloni non è simpatico Macron, ma così è un po’ troppo. Comunque, il tema non è questo, bensì il fatto che il ministero abbia affidato la traduzione dei testi alla società Almawave con un contratto di tre anni. Almawave, nei comunicati, si descrive leader nell’intelligenza artificiale che dovrebbe fornire un servizio di traduzione automatizzata di notizie e informazioni pubblicate sul portale del Ministero del Turismo con servizi professionali per garantirne la massima qualità”.

Ma, secondo Lucarelli, “è la traduzione in tedesco che dà maggiori soddisfazioni". E in effetti, pure Ettore Tolomei non avrebbe saputo fare di meglio dell'intelligenza (?) artificiale. “I nomi di alcuni paesi e città italiani – scrive Lucarelli - infatti sono stati tradotti dall’intelligenza artificiale come fossero nomi comuni” (…). “Fermo, la città delle Marche, diventa “Stillstand“, che significa “fermo” nel senso di “arresto” o fermata. Ma anche la città di Prato che diventa “Rasen”, che è appunto il prato verde, Cento che diventa “Hundert”, ovvero “centinaio”, la calabrese Scalea che è tradotta come “Treppe”, cioè “scala” e molto altro. Il premio alla traduzione più esilarante però va a alla cittadina marchigiana Camerino che nella traduzione tedesca diventa un meraviglioso “GARDEROBE”, cioè camerino/guardaroba”.

 

Fatta una breve verifica sul sito, in effetti corrisponde tutto al vero. Casualmente siamo arrivati anche ad altre due traduzioni, che forse battono Camerino: il paese abruzzese di Tagliacozzo che, con parecchia fantasia, diventa Kokosnussschneider e Chiusi, nel senese, che diventa ovviamente Geschlossen. Niente male. Si potrebbe quasi indire un concorso per stabilire qual è la più divertente.

 

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Simonetta Lucchi Lun, 04/24/2023 - 21:12

Evidentemente c'è a chi piace fare dello spirito su questioni serie, come la traduzione dei toponimi. In Slovenia, dove esistono ottimi professionisti del settore a prezzi inferiori ai nostri, sanno il fatto loro. Si tratta di una campagna rivolta a un pubblico internazionale, non rivolta evidentemente al mercato italiano, che ha già raggiunto pienamente il suo obiettivo: far parlare di sé.

Lun, 04/24/2023 - 21:12 Collegamento permanente
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Manfred Klotz Mar, 04/25/2023 - 07:11

In risposta a di Simonetta Lucchi

Guardi che ci sono ottime traduttrice e traduttori anche a casa nostra. Non capisco perché ne faccia una questione di prezzo. Certamente la campagna è rivolta a un pubblico internazionale, altrimenti non sarebbe stato necessario tradurre il sito, le pare? Ma non per questo gli errori grossolani che sono stati fatti (di cui queste perle linguistiche sono solo una parte) sono accettabili. Soprattutto perché questa catastrofe è costata 9 milioni. Mi meraviglio che non capisca che l'Italia sta facendo ridere i polli. Far parlare di sé, anche in maniera negativa, purché si parli, è un concetto che può andare bene solo a un politico.

Mar, 04/25/2023 - 07:11 Collegamento permanente
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Simonetta Lucchi Mar, 04/25/2023 - 08:45

In risposta a di Manfred Klotz

Mi scusi sig. Klotz, se si rivolge a me, ma penso che "noi" (ormai, dai commenti che devo leggere ultimamente, non capisco più chi siamo i "noi" e i "loro") saremmo proprio gli ultimi a doverci indignare per sprechi di soldi pubblici, e di pubblicità fatta con i nostri soldi. A cui peraltro, viene tolto regolarmente il termine "Alto Adige", nonostante sia regolarmente brevettato e esista un teorico bilinguismo. Il linguaggio della pubblicità è diverso da quello dell'arte, altri sono i criteri e le leggi sono quelle del marketing. In ogni caso, parleranno i risultati, come in ogni operazione commerciale.

Mar, 04/25/2023 - 08:45 Collegamento permanente
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Manfred Klotz Mar, 04/25/2023 - 12:55

In risposta a di Simonetta Lucchi

Dove legge "noi" o "voi" nel mio commento? In questo caso non siamo solo in presenza di uno spreco di soldi pubblici, qui sono stati proprio buttati del tutto. Il suo riferimento al termine Alto Adige è da un lato fuori contesto e dall'altro errato. O le pare che non venga usato istituzionalmente? Qui non stiamo neppure parlando di un'analisi della diversa accezione di linguaggio pubblicitario e comune o usato in altri contesti. Qui siamo in presenza di vera e propria stupidità.

Mar, 04/25/2023 - 12:55 Collegamento permanente
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Simonetta Lucchi Mar, 04/25/2023 - 15:25

In risposta a di Manfred Klotz

Sig. Klotz
Se Lei scrive "a casa nostra" ripeto che mi chiedo chi intende. Se i soldi dei contribuenti vengono usati per pubblicità che preferisco neanche commentare, togliendo pure il termine Alto Adige, o per cani con il ciuccio, dico solo che dovremmo imparare a vedere la trave nel nostro occhio. E comunque io il termine "stupidità" preferisco non usarlo per nessuno.

Mar, 04/25/2023 - 15:25 Collegamento permanente
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Manfred Klotz Mer, 04/26/2023 - 07:51

In risposta a di Simonetta Lucchi

Ho contrapposto "casa nostra", con ciò intendendo l'Italia o nella fattispecie per questioni linguistiche affinando, l'Alto Adige, alla Slovenia. Continuo a non capire perché continua a inisistere sull'affermazione che sia stato cancellato il termine Alto Adige dalla pubblicità. Il termine è riportato addirittura nel marchio ombrello. E certamente, in ogni caso, non sarebbe motivo per scomodare la trave. Il fatto di fidarsi ciecamente di un traduttore automatico È stupidità, non un semplice errore. Glielo assicuro io che sono del mestiere.

Mer, 04/26/2023 - 07:51 Collegamento permanente
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Simonetta Lucchi Mer, 04/26/2023 - 10:15

In risposta a di Manfred Klotz

Sig. Klotz
Non voglio insistere sul tema "cancellazione dei termini italiani" in Sudtirolo in quanto è evidente da banche, squadre di calcio, pubblicità. Ma trovandomi all'estero, appunto in Slovenia non mi tocca particolarmente in quanto qui tutti, dal contadino al grande manager, parlano inglese. Sto dicendo che esistono scuole grafiche e di impostazione diverse. Proprio ieri ne discutevo in un bellissimo evento nella capitale. Impuntarsi sul traduttore non ha senso in quanto bisognerebbe ragionare della diversa visione di questa campagna rispetto a quelle a cui noi siamo abituati. Ho già notato peraltro che molte critiche arrivano da persone del settore, vedi Toscani o altro. A me piace dare credito a nuove idee, anche se non sempre le condivido. Capisco bene tutte le Sue perplessità. Diciamo che preferisco aspettare di vedere prima di criticare.

Mer, 04/26/2023 - 10:15 Collegamento permanente
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Hartmuth Staffler Lun, 04/24/2023 - 21:36

Die Übersetzungen sind nicht unbedingt gelungen. "Camerino" sollte man doch lieber mit "Kämmerchen" übersetzen, bei "Prato" würde ich "Wiese" anstatt "Rasen" bevorzugen. Ich glaube, man würde in Südtirol genügend Freiwillige finden, die Spaß daran hätten, auch unentgeltlich italienische Ortsnamen zu übersetzen.

Lun, 04/24/2023 - 21:36 Collegamento permanente
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Josef Fulterer Mar, 04/25/2023 - 05:59

In risposta a di Hartmuth Staffler

Wozu braucht es überhaupt übersetzte Ortsnamen?
Das war doch nur der glühend-fanatisch-verrückte Tolomei, der bereits Ende des vor-vorigen Janhunderts seine Liste mit allen übersetzten Orts-namen von Südtirol parat hatte und "mit seiner Vetta d`Ìtalia" auch die Namen der Berge "vergewaltigt hat," um nach der damaligen unsinnigen "Kolonial-Herren-Art," möglichst viele fremde Ländereien "zu erobern," um sie zum Vorteil für die eigenen Bürger gründlich aus-zu-beuten.
Das kam dann unter der Mussolini-Verwaltung sogar soweit, dass auf den Standesämtern der Gemeinden die Vornamen der Bürger ohne persönliche Einwilligung übersetzt wurden und die Neugeborenen nur mit einem italienischen Vornanamen angemeldet werden konnten. Für die Erlangung eines damals sehr begehrten Postens in der Verwaltung, der Post und Bahn, wurde sogar "die Verbalhornung des deutschen Schreibnamens gefordert."
Bei diesem Unfug kamen dank des Eisatzes der SVP in den 60er Jahren des vorigen Jahrhunderts, die Bürger wieder zu ihren richtigen Namen, wenn sie darum ansuchten und nicht wie im Fall des Gemeinde-Beamten Michael Schenk, "weiter als Michele Donatti leben wollten!"

Mar, 04/25/2023 - 05:59 Collegamento permanente
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Josef Fulterer Mar, 04/25/2023 - 06:19

In risposta a di Josef Fulterer

Auch für die Bereinigung / Aufarbeitung von Verwaltungs-Vergehen, wurde "die Italienisierung der der deutschen Schreibnamen vom Podestà / Amtsbürgermeister vorgeschlagen."
Meinem Vater hat der Pdestà angeboten, "wenn Sie Ihren Namen auf Fulteri ändern lassen, ist die Angelegenheit bereinigt." Mein Vater hat darauf hin geantwortet, "meinen Namen lass ich mir nicht verhundsen, da zahle ich lieber die Strafe."

Mar, 04/25/2023 - 06:19 Collegamento permanente
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Manfred Klotz Mar, 04/25/2023 - 07:17

In risposta a di Josef Fulterer

Hier geht es nicht ums "Brauchen". Da waren Stümper am Werk, die zur Übersetzung der Texte ein Übersetzungsprogramm herangezogen haben (diese Software wird zwar immer besser, aber sie gibt kaum Garantien und benötigt IMMER ein fachliches Lektorat durch einen Profi), das nicht unterscheiden kann, welche Textteile übersetz werden sollen und welche nicht. Hätten die Verantwortlichen den Text kontrollieren lassen, wäre wahrscheinlich aufgefallen, dass auch Eigennamen übersetzt wurden. So ist da ganze ein äußerst kostspieliges Armutszeugnis für ein Ministerium, an dessen Spitze eine der wohl schlechtesten und abscheulichsten Politikerinnen aller Zeiten steht.

Mar, 04/25/2023 - 07:17 Collegamento permanente
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Gianguido Piani Mar, 04/25/2023 - 12:59

Una ventina di anni fa anche la biografia di Letizia Moratti neoministro era stata tradotta in Internet facendola diventare "Joy" Moratti. Piu' altre perle disseminate qua e la' nel testo. Ministro dell'Istruzione, peraltro.

Mar, 04/25/2023 - 12:59 Collegamento permanente