Cosa rimane dei monumenti, dei palazzi e dell’arte dell’epoca fascista nell’Italia repubblicana? Quale uso fa la democrazia delle opere con cui il fascismo ha celebrato e tramandato se stesso?

Giovedì 25 maggio alle ore 18, presso la Biblioteca Civica di Bolzano le storiche Giulia Albanese, docente di Storia contemporanea all’Università di Padova, e Lucia Ceci, docente di Storia contemporanea all’Università di Roma Tor Vergata, curatrici del libro "I luoghi del Fascismo. Memoria, politica, rimozione" (Ed. Viella) dialogheranno, nell'ambito di una serata divulgativa organizzata dall’Anpi, con Hannes Obermair, protagonista delle politiche della Memoria attuate nella Città di Bolzano e Vicepresidente di Anpi Alto Adige Südtirol, cercando di tessere un filo in grado di collegare la memoria dei luoghi del fascismo ad altri stati con alle spalle esperienze simili.

Il monumento alla Vittoria a Bolzano: Un esempio emblematico di ricontestualizzazione dell'architettura fascista

Il volume è apparso a novembre 2022 nella Collana dell'Istituto Nazionale Ferruccio Parri, frutto di diversi seminari che si sono tenuti nel 2020 e che si inserisce in un ampio progetto di ricerca finalizzato alla mappatura dei luoghi della memoria commemorativa del fascismo in Italia.

La copertina del volume ritrae proprio il Monumento alla Vittoria di Bolzano, assieme all’anello luminoso volto alla ricontestualizzazione del manufatto. Nel libro di Ceci e Albanese si spazia per i temi della memoria a partire dai luoghi più significativi nella storia italiana: da Roma a Milano, passando per Latina, Livorno, Padova e altri piccoli centri della Calabria per poi compararli con le esperienze di alcuni paesi europei come Germania, Spagna, Portogallo.