Economia | Benko

Progetto Benko, critiche all'accordo di Programma

Impressioni da una lunga ma interessante esposizione tecnica
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.
 

L'altra sera all'Eurac si tenuta la presentazione dell'accordo di programma elaborato dalla Conferenza di Servizi del PRU riguardante il PRU dell'areale davanti alla stazione ferroviaria. Serata lunga ed interessante. Mancando referenti politici, si è trattato di una presentazione eminentemente tecnica. Oltre alla scomparsa del Sindaco dopo alcuni minuti un paio di cose ritengo opportuno sia il caso di segnalare.

Il parco sud ormai è deciso sparirà completamente. Al suo posto una piazza cubettata con qualche sparuto albero e verde rialzato qua e là, chiamato eufemisticamente parco. Lungo la fin troppo lunga facciata, un portico utile per i frequentatori del parco in caso di maltempo. Col bel tempo panchine e qualche seduta sui rialzi erbosi inviteranno al riposo e all'attesa, ristorati dall'allegro rumore delle fontane a filo terra che saranno la felicità dei bambini e l'incubo dei genitori.

Rispetto le cubature alcuni conti non tornano, tra le cubature dettate a parole e quelle prese col righello c'è una buona differenza. Le risposte cercano la precisione ma non convincono. Roba da tecnici e immobiliaristi.

Insospettito dal fatto che i pochi alberi sono tutti circondati da una aiuolina verde, chiedo cosa ci sia lì sotto. Garage? Magazzini? Tunnel? No, mi rispondono c'è terra piena. Non si poteva replicare alle risposte, quindi replico ora. Che senso ha ridurre un parco storico ad una piazza liscia liscia quando si potevano mettere molti alberi, molta erba e qualche bel sentierino e magari rimetterci i suo bel laghetto con le anatre? Così scopro che gratuitamente e deliberatamente scompare qualcosa di nostro un bene comune da curare, valorizzare, usare. Stiamo diventando più poveri per l'avidità di una casta politica capace di ragionare esclusivamente di vil denaro. Ma tanto per non essere i soliti malpensanti, forse non si vuole sovraccaricare la giardineria comunale che quel parco già cura poco.

Una seconda cosa mi ha colpito; è stato chiesto all'Ing. Helmuth Moroder (Direttore Generale del Comune di Bolzano) se fosse stata calcolata l'emissione di CO2, della demolizione e costruzione dell'immobile, delle infrastrutture e del traffico dopo i lavori. Chiedere dell'impronta di CO2 può sembrare una fesseria per un'opera di questo valore se non fosse che stiamo vivendo in una fase storica nella quale le emissioni di CO2 sono ormai diventate un problema per il clima globale. I cambiamenti climatici sono sotto gli occhi di tutti e solo gli stupidi non se ne accorgono. La letteratura scientifica e divulgativa sul tema è ormai sterminata e perfino il presidente USA se n'è accorto. Risparmiare emissioni responsabili del riscaldamento globale è ormai un dovere di ogni amministratore appena appena illuminato. L'Ing. Moroder non è uno stupido e se n'è accorto anche lui che il clima ha dei problemi, ha per ciò presentato al Comune un suo piano chiamato “Bolzano CO2neutrale entro il 2030” una cosa assolutamente seria quanto ambiziosa alla quale si legano progetti come PAES (Piani d'Azione per l'Energia Sostenibile), Solar City ecc. Per questo piano il Comune ha ricevuto il premio sfide 2009. Il piano contiene comunque aspetti interessanti ed altri criticabili come normalmente avviene per progetti di tale aspirazione e non sarebbe certo da buttare. Tornando alla domanda di cui sopra l'Ing. Moroder risponde in modo tanto stupefacente quanto sconfortante : allo stato delle cose, dice sorridendo, non esistono sistemi di calcolo affidabili per stabilire le emissioni di CO2 di un'opera del genere. Ma come; per approdare al suo piano “Bolzano CO2 neutrale entro il 2030” avrà pur fatto i suoi bei calcoli o ci è arrivato a occhio e croce? È incredibile, in rete ci sono sistemi coi quali posso calcolare la mia impronta ecologica e lui che è pure uno dei manager meglio pagati della pubblica amministrazione provinciale, coi tecnici che ha a disposizione non riesce a fare sti 4 (o 4000) conti? I calcoli di risparmio di CO2 della rete di teleriscaldamento li ha fatti e li sbandiera ogni volta che può. Che li abbia fatti ad occhio e croce? O gatta ci cova? Fa solo i conti che gli convengono?