Politica | Sanità

Il fiasco della Svp

Il ministero della Salute manda ispettori negli ospedali di Bolzano e Brunico. Nicolini (M5s): “Le soluzioni della Volkspartei non risolvono il problema dei medici”.
Diego Nicolini
Foto: Salto.bz

La sanità altoatesina è di nuovo sotto la lente. Il ministero della Salute ha inviato ispettori negli ospedali di Bolzano e di Brunico per verificare la validità della procedura sull’utilizzo di agenzie interinali per il reclutamento del personale medico, ma anche su medici pensionati richiamati in servizio, primari nominati senza il parere del nucleo di valutazione, cartelle cliniche monolingui e circoncisioni irregolari. 

Soddisfatto della decisione del ministero il consigliere provinciale del Movimento 5 stelle Diego Nicolini che torna ad elencare le lacune della sanità locale, dalla lunghezza delle liste d’attesa a “disservizi molto gravi e un CUP disfunzionale, mentre il personale, portato allo stremo, denuncia una situazione umanamente e professionalmente insostenibile che è a monte di un turnover disastroso”, tutti problemi sottoposti al direttore generale, Florian Zerzer, dice Nicolini, ma rimasti senza risposta.

“Dovremmo essere in grado di attirare e trattenere medici e personale preparati ed essere capaci di garantire il servizio migliore ai cittadini”, prosegue l’esponente dei 5 stelle, “è chiaro che la carenza di medici è un grosso problema al quale è necessario trovare soluzioni adeguate, ma l’obiettivo deve essere quello di garantire che chi opera sia adeguatamente preparato oltre che in numero consono. La spinta della Svp verso l’assunzione di medici neolaureati anziché al penultimo ultimo anno di specializzazione, come previsto dal piano nazionale, è estremamente pericolosa per la salute dei nostri concittadini. Aumentare il numero di operatori, se questi non sono ancora preparati, non risolverà il problema. Si creerebbe un ostacolo al corretto funzionamento delle strutture ospedaliere”. 

Per quanto riguarda il bilinguismo è doveroso, in ambito sanitario, procedere in base alle priorità, insiste Nicolini, “reparti aperti, efficienti e funzionali al benessere dei cittadini, questo è prioritario rispetto al bilinguismo che, come la proporzionale devono essere derogati, in questo caso”. E ancora: “Ai cittadini non interessa se il medico appena assunto sappia già parlare l’altra lingua: per il cittadino che ha bisogno di cura è importante in primo luogo che il medico ci sia, sia competente e lo sappia curare. I concetti di Autonomia e bilinguismo devono tornare ad essere sinonimo di modernità, di avanguardia anzi, di condivisione, di varietà e ricchezza. Con questa Svp - conclude il pentastellato - sono solo uno scoglio dietro cui nascondere la mano dopo aver lanciato il sasso”.

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Salto User
Manfred Gasser Lun, 06/24/2019 - 19:28

A questo punto vorrei chiedere al sig. Nicolini:
1. Quando gli ispettori avranno finito gli indagini, ci faccia sapere per favore quante cartelle cliniche sono state trovate monolingui, e anche la percentuale italiano-tedesco.
2. Se, come dice il sig. Nicoldi, ai cittadini non interessa se il medico appena assunto sappia già parlare l’altra lingua, perché il ministero della Salute boccia la proposta di assumere medici di linguamadre nonitaliana, con la possibilità di imparare le altre lingue entro tre anni?

Lun, 06/24/2019 - 19:28 Collegamento permanente
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Krautwurst Jürgen Mar, 06/25/2019 - 09:34

Allora secondo Nicolini in Austria gli ospedali non funzionano visto che si tratta del modello austriaco che lui e i cinque stelle tanto contestano...
Evidentemente i motivi sono altri: I cinque stelle con C Gallo cercano in tutti i modi di italianizzare la sanità altoatesina, accettando medici monolingui italiani e nel contempo contestando quelli tedeschi. Motivo? Siamo in Italia...
I cinque stelle: centralisti e nazionalisti della peggior fattispecie!

Mar, 06/25/2019 - 09:34 Collegamento permanente