Come riportato dai media nazionali, Papa Francesco si è schierato a favore della proposta di legge sull'introduzione dello Ius Soli e dello Ius Culturae. Casapound, contraria alle dichiarazioni del pontefice, pochi giorni fa ha appeso a Bolzano uno striscione che dichiara a caratteri cubitali:

“Bergoglio: Facile fare lo Ius con il Soli degli altri!”

Spiega Andrea Bonazza: “Il Papa incoraggia un'immigrazione senza limiti con garanzie che non hanno nemmeno gli italiani, mentre in Vaticano la cittadinanza si ottiene solo per decisione pontificia”.

Rewind.

“Facile fare lo Ius con il Soli degli altri!”, dicono quelli di Casapound. Ius Soli però è al genitivo, che in latino - così come in tedesco - esprime appartenenza e infatti il suo significato in italiano è “diritto di suolo”, in opposizione allo Ius Sanguinis, ovvero il “diritto di sangue”. In latino quindi si sarebbe dovuto dire “con il Solum”, che è il nominativo, oppure “Solo” che invece è un altro caso particolare, ovvero l'ablativo, se tenessimo conto del valore del “con” che viene prima, secondo alcune regole grammaticali.

Ben consci che poi il semplice gioco di parole sarebbe saltato.

Ritornando però al genitivo di appartenenza, l'introduzione dello Ius soli permetterebbe ai figli dei migranti nati in Italia di avere subito la cittadinanza italiana, lo Ius Culturae, invece – non necessita di traduzione -  prevede che si completi prima un ciclo di studi per accedere ai diritti di cui gode un cittadino italiano e quindi anche cittadino europeo. Oggi in Italia è in vigore però lo Ius Sanguinis, secondo il quale si è italiani solo se figli di cittadini italiani, creando una contraddizione giuridica non da poco. Ad esempio il figlio di una coppia di immigrati italiani che vive in Brasile oggi gode di più diritti rispetto a un bambino nato in Italia che frequenta la scuola nel nostro paese ma figlio di genitori provenienti da un altro stato.

Questo sarebbe impensabile negli Stati Uniti, dove ad esempio dopo la “naturalizzazione”, concessa dal Presidente stesso, si diventa e si è considerati a tutti gli effetti dei cittadini americani. Ad esempio Enrico Fermi, primo italiano ad avere un cattedra in fisica teorica e Premio Nobel, leader del team dei Ragazzi di via Panisperna, il gruppo di giovani ricercatori che riuscì a dividere l'atomo, dopo l'avvento del fascismo, a quarant'anni, scappò in America e ancora oggi gli americani chiamano lo scienziato “our Fermi”, il nostro Fermi. Secondo loro ha solo origini italiane ma è a tutti gli effetti un cittadino statunitense.

La discendenza di sangue però sembra essere un punto fermo nell'ideologia di Casapound, arrivando a portare addirittura nel mito le proprie convinzioni, attribuendo, come recitano le antiche leggende e i canti dei poeti, la discendenza italiana a quella della stirpe di Enea. 

Tuttavia aver preso a manganellate la grammatica latina e aver commesso un errore sulla discendenza mitologica della stirpe, è una spia e ci porta ad indagare il rapporto non proprio felice tra CasaPound – non solo a livello locale - e la Romanitas. L'estetica dei tartarugati è eclettica, non si nutre solo di archeologici richiami alla magnificenza dell'VRBE. Indugia al contrario in varie sottoculture contemporanee, dal punk al metal, dalle saghe di ispirazione nordica come il Signore degli Anelli di Tolkien alla figura di Capitan Harlock, un anarchico pirata dello spazio che finisce per innamorarsi di un'aliena.

Tuttavia se al tempo di Enea avessero governato quelli di CasaPound, ai suoi discendenti non sarebbe stata concessa nessuna cittadinanza, non ci sarebbero stati gli antichi romani e neppure gli italiani che oggi si dichiarano fieri di esserlo. Secondo le storie Enea era un semidio, figlio di Anchise Lo Zoppo e di Afrodite, ma pur sempre greco di sangue e come tanti altri in quel tempo, scappò dalla guerra a bordo di una nave, solcando il Mediterraneo.