Società | Sanità

Una pioggia di sospensioni

Picco di nuovi casi Covid: 94 in un giorno. No vax in Azienda sanitaria, già a casa in 400. Cappello: "Se necessario, faremo altre 700 sospensioni". Servizi a rischio
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Foto: Vaccinazione

Il nuovo bollettino Covid torna a far gelare il sangue nelle vene: 94 nuovi casi rilevati tra tamponi PCR e antigenici. Tantissimi. Sempre tre i ricoveri in terapia intensiva, 18 quelli nei reparti "normali". L'ulteriore problema è che una nuova ondata di contagi metterebbe davvero a forte rischio i servizi sanitari a causa di un'altra ondata, quella delle sospensioni dei dipendenti Asl no vax. Per rispettare loro stessi le leggi i vertici amministrativi Sabes hanno solo una strada: essere implacabili. “La conclusione dei procedimenti sarà identica per tutti: la sospensione”, dice Marco Cappello, direttore della ripartizione legale,  senza girarci intorno. Il fatto che alcuni servizi sanitari saranno messi in grossa difficoltà non fermerà il processo. Allo stato attuale sembra che quasi nessuno di loro si sia fatto spaventare dall’esito dei ricorsi al Tribunale del lavoro delle ultime due settimane: cinque sconfitte su cinque, con due giudici diversi. Attualmente nell’azienda sanitaria sono 400 gli operatori già sospesi e 700 che risultano ancora “scoperti”. “Purtroppo, se non ci saranno cambiamenti da parte loro, arriveremo alla sospensione di tutti e 700 e poi dovremo fare fronte ai disagi che si presenteranno”, spiega Cappello. Altri 900 sono i sanitari che saranno sospesi tra quelli in servizio al di fuori dell’Azienda sanitaria. Il rischio paralisi dei servizi è molto alto. Il guaio è che i direttori di comprensorio, come già emerso negli ultimi mesi, per ragioni di privacy vengono a sapere delle sospensioni solo all’ultimo e le sostituzioni non si possono quindi programmare con anticipo.

Il comprensorio di Brunico, dove le sospensioni sono a quota 51 e concentrate in alcuni reparti, si è già trovato costretto a fare degli accorpamenti dei servizi. In difficoltà sono in particolare i servizi pediatrici (compresa la riabilitazione) e psichiatria. A Merano, che ne ha più del doppio (108), i problemi sono ridotti grazie al fatto che non vi sono particolari concentrazioni se non in ostetricia dove si sono rese necessarie delle sostituzioni. Nel comprensorio di Bressanone le sospensioni sono state finora 59, mentre a Bolzano i no vax attualmente a casa sono 115, con problemi soprattutto in medicina interna, ostetricia e nefrologia, dove al momento si è dovuto rinunciare a 4 letti.