Politica | scuola

“Troppi precari e poco coraggio”

Nicolini (M5S) attacca la scuola italiana: “Ci sono 100 precari ma mancano percorsi abilitanti". Replica Gullotta: "I percorsi verranno attivati. Meno di 20 i precari".
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Foto: Movimento 5 Stelle

“La situazione nella scuola in lingua italiana è emergenziale. I dati che provengono dal documento ufficiale del Piano della Performance dell’Amministrazione provinciale fanno emergere due aspetti: il primo è che l’Assessorato italiano ha vantato dei numeri che non rispondono alla verità e alla realtà dei fatti e il secondo che non vi è una sana collaborazione tra i partner di Giunta per garantire la qualità del sistema scolastico in Alto Adige e tutelare i docenti della scuola”, dice il consigliere provinciale pentastellato, Diego Nicolini. Secondo Nicolini manca coraggio da parte dell’Assessorato alla scuola in lingua italiana che, non attivando i Percorsi Abilitanti Speciali, lascia precari numerosi docenti. “È arrivato il momento di chiedere e di pretendere che i vantaggi provenienti dall’Autonomia vengano applicati anche alla scuola italiana come previsto dalle norme di attuazione dello Statuto (art. 12 bis, DPR 89/83) approvate nel 2018”, continua Nicolini, che attacca Vettorato: "L'Intendenza non risponde a lui ma alla SVP, perché ha abbandonato i precari e privilegia i docenti della scuola tedesca e ladina rispetto a quelli della scuola italiana”.

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Nicolini: "Non si capisce perché non vengano stabilizzati i precari presenti, che sono circa 100". (Foto: Movimento 5 Stelle)

 

Per il Consigliere, a fronte di un aumento degli studenti, in alcune scuole della Provincia diminuisce il numero di insegnanti, e precisa: “Come evidenziato nello stesso Piano della Performance c’è il rischio che in alcune zone e località periferiche del territorio la scuola italiana si estingua. Non si capisce allora perché non vengano stabilizzati i precari presenti, che sono circa 100”, conclude.

Sentito da Salto.bz, il Sovrintendente scolastico Vincenzo Gullotta rimane sorpreso dai dati annunciati da Nicolini: “Dipende da cosa si intenda con la parola precario. Se un supplente sostituisce, ad esempio, una maternità, allora viene assunto per un periodo limitato ed è un precario. Almeno questo è quello che intendiamo noi. Di precari, quindi, ce ne risultano meno di 20. Inoltre, proprio in questi giorni abbiamo assegnato 89 posti di ruolo”.

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Giuliano Vettorato e Vincenzo Gullotta: "Accusa ridicola. Mai sentita l'SVP. I precari sono meno di 20". (Foto ASP)

 

E sulla assenza dei Percorsi Abilitanti Speciali in accordo con l’Università, che garantirebbero la stabilizzazione, Gullotta spiega: “C’è il decreto legge 75 del 2023, che prevede i corsi abilitanti proprio a livello nazionale. Questi danno agli interessati l’accesso a un percorso universitario che permetta loro di raggiungere i 30 crediti necessari. Ciò che aveva ideato la Provincia forse verrà allineato a questo decreto a cui noi, come scuola in lingua italiana, facciamo riferimento. Il percorso che verrà attivato dall'Università garantirà l’accesso alle nostre graduatorie”.

Non è tardata ad arrivare anche la replica di Vettorato, che difende l’Intendenza scolastica italiana dall’accusa di dipendere dalla SVP: “L’accusa è ridicola. Ho parlato con il Sovrintendente e si è messo a ridere, dicendomi che l’SVP non l’ha mai sentita. Certo, lo so, perché noi invece ci sentiamo tutti i giorni per migliorare ulteriormente il sistema scolastico che già viaggia su ottimi binari”.