Sanità: lentezza e differenze di classe
Ritmi lenti quelli della sanità altoatesina; è quanto emerge da una ricerca del CTCU (Centro Tutela Consumatori Utenti), che individua per visite specialistiche, interventi e operazioni attese fino a 189 giorni. La banca dati (www.sabes.it) ha raccolto le prime rilevazioni confrontando i dati di settembre 2009 con quelli di settembre 2014: dei 214 tempi (visite/struttura) 72 sono diminuiti, 7 sono rimasti invariati e 135 si sono allungati. Sebbene le cifre siano notevolmente più basse rispetto ai casi registrati in altre regioni, la situazione non è certo confortante.
I tempi d’attesa per una visita variano da zero a 189 giorni, capolista proprio l’ospedale del capoluogo altoatesino (in media 69,4 giorni), mentre a San Candido i tempi d'attesa sono i più brevi (media di 32,6 giorni). Bolzano recupera tuttavia sulla media dei tempi d’attesa che dal 2009 al 2014 sono diminuiti di 11,2 giorni. A Bressanone, invece, la media è aumentata di 23,9 giorni, sempre tenuto conto che l’attesa varia di misura a seconda della prestazione richiesta e dell'ospedale prescelto. Più veloci (e più care) le visite private; un controllo a campione ha evidenziato che in questo caso occorre aspettare soltanto 5 giorni, qualora non si abbiano preferenze riguardo un medico specifico.
Se le visite sono considerate “urgenti”, i tempi di attesa si riducono sensibilmente, il guaio è che la classificazione “urgente” viene però attribuita con parsimonia. Il risultato è che il dato rilevante continua ad essere quello della visita “non urgente”.
C’è poi un’altra distinzione obbligatoria da fare fra coloro che possono permettersi di pagare - e che quindi possono ottenere una visita entro tempi brevi - e quelli che sono costretti ad aspettare. Un servizio sanitario di fatto a “due classi” che privilegia alcuni a discapito di altri. Pochi cambiamenti si sono registrati anche con il sistema di rimborso introdotto nel 2012 (assistenza specialistica indiretta). Per le prestazioni, i cui tempi di prenotazione per visite non urgenti superino i 60 giorni, viene rimborsato un importo pari a 50 euro (nel caso di visita con specialista privato). Un importo che continua ad essere esiguo visti i costi sostenuti di simili controlli.
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