Politica | Intervista

“Le vere lobby sono altrove”

Per Tommasini: “qualcuno oggi vuole mettere in difficoltà il PD, impedendogli di rivincere a Bolzano con un sindaco forte e una grande coalizione di centrosinistra".

Christian Tommasini: perché avete fatto di tutto per estromettere Giovanni Polonioli dal consiglio di amministrazione di Alperia? Si parla di un vero e proprio veto che sarebbe stato posto da lei e da Carlo Costa
Christian Tommasini - Non solo non c’era nessun veto da parte nostra ma anzi io stesso avevo voluto che Polonioli ci fosse nel consiglio di sorveglianza. Le decisioni in merito alle nomine sono scaturite da un meccanismo complesso che doveva rispettare una serie di parametri: le aziende originarie, i comuni di Bolzano e Trento, la Provincia, equilibri linguistici, di genere, ecc. Quello che ho fatto, e lo rivendico, è stato di volere un ruolo forte da parte della presidenza di AEW. 

Ma come? La Provincia che spinge per AEW?
In questi mesi si era scritto che la fusione sarebbe stata un disastro, la svendita di AEW a SEL e la capitolazione dei comuni di Bolzano e Merano di fronte alla Provincia. Non essendoci in questi mesi a Bolzano una rappresentanza politica mi sono assunto anche il compito di spendermi affinché ci fosse un equilibrio a favore delle città. Ricordo che quello di salvaguardare il ruolo delle comunità urbane è un mio compito specifico all’interno della giunta provinciale. Abbiamo deciso di puntare su Marchi dunque non solo per le sue competenze ma anche e soprattutto per il suo ruolo in AEW. 

Ma era proprio necessario anche salvaguardare l’equilibrio linguistico? In caso contrario un posto per Polonioli si sarebbe potuto evidentemente trovare. 
Ci ho provato ma non è stato possibile perché mi hanno detto c’era da salvaguardare anche l’equilibrio di genere. 

Eppure Polonioli, oltre ad essere stato un sindaco di Laives molto apprezzato, ha avuto anche un ruolo cruciale nel risollevare Sel dopo gli scandali degli scorsi anni. Si dice anche che sia molto gradito alla SVP… questa cosa bisogna spiegarla meglio. 
Il nome di Polonioli è rimasto sul tavolo fino all’ultima sera quando si sono trovate le rappresentanze di Provincia (Theiner e Kompatscher, io non c’ero) insieme a Bolzano e Merano. Con Polonioli io personalmente mi sono sentito, anche perché lui è anche il mio avvocato in una vicenda che riguarda Laives. Con lui non c’è un problema interpersonale. Io auspico che nella nuova società Alperia possa comunque esserci spazio anche per Polonioli. 

Da quella stessa riunione però sono anche usciti ‘veleni’, basati sul fatto che in quel contesto il PD avrebbe ‘abbandonato’ Polonioli a sé stesso…
Ci tengo a sottolineare il fatto che la trattativa non è stata portata avanti dal PD con la SVP. Evidentemente qualcuno tende a scaricare sul PD le scelte fatte. Merano ha ragionato per sé e la stessa cosa hanno fatto Bolzano (il commissario) e la Provincia. Io mi sono confrontato con i miei colleghi della Provincia esprimendo una serie di valutazioni, spingendo come ho già detto per Marchi. Posso confermare che gli altri rappresentanti della Provincia hanno sempre espresso la massima stima nei confronti dell’operato di Polonioli e con loro io non posso che essere concorde. 

In questa fase chi è che starebbe scaricando sul PD sgambettandolo?
Facendo uscire ‘interpretazioni’ come quella di ‘Polonioli fatto fuori’ si avvalora l’ipotesi di un PD rissoso, che continua a litigare anche quando non è vero al di là delle discussioni che ci sono e non nego. A qualcuno questa cosa conviene e non è una cosa legata solo i giornalisti. 

Lo scopo è quello di indebolire il PD?
Ci sono una serie di elementi che avvalorano questa ipotesi. In questa fase c’è un certo fastidio nei confronti del PD. Che a Laives si è manifestato un ‘salto della quaglia’ che non ci aspettavamo e che è stato determinato dal fatto che Liliana Di Fede era una sindaca forte e non faceva tutto quello che la SVP locale le diceva di fare. Sia ben chiaro: non sto parlando dei vertici provinciali, né di Kompatscher né dei miei colleghi assessori. C’è poi un certo fastidio da parte di molti esponenti della SVP di Bolzano rispetto ad un’alleanza con il PD. Un fastidio che mi sembra eccessivo visto che con Spagnolli hanno sempre avuto un buon rapporto e più di un orecchio aperto. Poi c’è stato anche l’episodio di un vero e proprio contro disegno di legge sull’edilizia agevolata senza che io ne fossi informato in Consiglio Provinciale. Infine si è tirato in ballo Costa che invece ha tutto un altro ruolo per rimettere in sesto e anche fare pulizia situazione molto complicata relativa alla banca che ha un ruolo fondamentale nella nostra provincia. 
Insomma: c’è tutta una serie di settori, non necessariamente legati da un unico disegno, che hanno tutto l’interesse a far uscire l’idea di un PD disunito e litigioso. 
Quella di Alperia evidentemente era un’occasione ghiotta nella quale noi probabilmente abbiamo sbagliato a non spiegare subito per filo per segno com’erano andate le cose. 
Può essere che oggi ci sia chi desidera mettere in difficoltà il PD per impedirgli di promuovere a Bolzano attraverso una grande coalizione di centrosinistra l’elezione di un sindaco forte, legittimato e autorevole, con rapporti con il governo centrale. Le lobby hanno forse proprio l’intesse dei avere invece un sindaco debole, magari seguendo l’esempio di Laives dove la SVP ora ritiene di governare meglio. 

A proposito di lobby: si dice che nel PD oggi la guerra tra le fazioni sia arrivata al massimo livello. Con un solo principio base: o con noi o contro di noi. E che Tommasini e Costa avrebbero rottamato Polonioli temendo che possa diventare un pericoloso concorrente nel complesso gioco dei poteri a livello locale…
Le lobby e i potentati economici mi pare che stiano da altre parti. E sono appunto alcuni di quei settori che in questo momento provano fastidio di un PD che comunque alza la testa e interviene in alcune questioni. Il mio background è abbastanza modesto com’è noto, non è che io abbia alle spalle famiglie o potentati. Non frequento ambienti particolarmente chic e vivo ancora a Laives con la mia famiglia, mia moglie e i miei due bambini. Tra l’altro su di me in questi mesi sono state e continuano ad essere messe in giro voci astruse che concorrono a gettare fango su di me. D’altronde però non va dimenticato che il mio ruolo è fortissimo: tanti non se ne sono ancora accorti ma è prima volta che la Provincia ha un vicepresidente vicario non SVP e che inoltre ho anche la competenza ai lavori pubblici. 

Perché non lanciate Polonioli come candidato sindaco a Bolzano? Potrebbe avere ottime chance…
Qualcuno l’ha già proposto, devo dire. Nei prossimi giorni lo incontrerò e la butto lì come battuta: mai dire mai, visto che in questi giorni dicono che tutti quelli che incontro poi si candidano a sindaco…

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alfred frei Gio, 12/24/2015 - 14:04

la democrazia sarebbe bella, se adesso Polonioli chiarisce come è andata veramente e chi erano i "cattivi" - anche per dare un esempio di pulizia etica e politica . Qualcuno deve pure incominciare. O no ?

Gio, 12/24/2015 - 14:04 Collegamento permanente
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Salto User
Günther Alois … Ven, 12/25/2015 - 07:43

Il PD fino adesso ha solo deluso in modo catastrofale i poveri e i pensionati in Italia. Voi lo date ai ricchi e fregate i poveri! Dove sono gli 80 Euro per i pensionati? Le Pensioni per i nostri figli in futuro sono da piangere,e Voi volete eliminare la tassa per i Yacht?ma siete diventati matti.E la ripresa di cui Voi parlate sono "BALLE" 0,?????% mi fatte ridere!Andattevene a CASA!

Ven, 12/25/2015 - 07:43 Collegamento permanente
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Massimo Mollica Ven, 12/25/2015 - 18:23

Da simpatizzante convinto del PD non mi rivedo in alcun gruppo all'interno del partito. Credo nei valori di questo partito, valori come la convivenza, il rispetto degli altri, il bene comune, che hanno portato benessere in questa terra. Spero che un giorno vi sarà sempre più trasparenza (si legga #opensource), così come spero che Polonioni e tanti altri possano partecipare alle primarie, perché c'è bisogno di confronto, c'è bisogno di idee.

Ven, 12/25/2015 - 18:23 Collegamento permanente