Ma gli elefanti sognano?
Nel programma, fittissimo, le manifestazioni che affiancano l'apertura dei mercatini di Natale in tutto l'Alto Adige, spicca, per originalità, novità e interesse la proiezione multimediale "Il sogno di Soliman" realizzata nel cortile della Hofburg Bressanone. Un esempio di come la perfetta fusione tra fantasia e strumenti tecnici all'avanguardia possa produrre un nuovo modo di fare spettacolo e di lasciare letteralmente a naso all'insù un numero crescente di spettatori.
Il termine tecnico specifico è quello di "video mapping", ma a chi assiste poco importa il conoscere nei dettagli le raffinate tecniche digitali che stanno dietro alle stupende pennellate di colore che trasformano il cortile dell'antica residenza vescovile in un mondo incantato in una continua fonte di assoluta meraviglia.
Il frammento di storia da cui si parte, come noto, è quello dell'arrivo, in quel di Bressanone, dello storico corteo che, nel dicembre del 1551, accompagnava verso Vienna un elefante, Soliman appunto, donato dal Re del Portogallo all'imperatore Massimiliano d'Austria. Una storia che, tra l'altro, è rimasta impressa nell'immaginario, nella fantasia e nel ricordo delle popolazioni locali, tanto che, al nome di quell'elefante sono intitolati ben due tra i più antichi alberghi e ristoranti di tradizione in Alto Adige, uno a Ora è l'altro, per l'appunto, a Bressanone.
L'arrivo nella città vescovile del grande pachiderma è però solo uno spunto da cui lo spettacolo parte per portare gli spettatori in una dimensione del tutto onirica, con un sogno che supera le barriere del tempo e dello spazio evocando in successione panorami tropicali, suggestioni orientali, infinite distese galattiche.
Se quello voluta quest'anno dai responsabili del turismo di Bressanone è stato un esperimento, ebbene esso pare perfettamente riuscito per il gradimento suscitato tra il pubblico degli ospiti per un'offerta che proseguirà, a cadenza giornaliera, sino all'Epifania.
La curiosità suscitata dalle immagini per la vicenda del viaggio di Soliman potrebbe infine suggerire a qualcuno anche una divagazione letteraria. La stessa storia, infatti, ha ispirato anche la prosa di un grande scrittore, il premio Nobel Josè Saramago. La lunga traversata dell'Europa da parte del corteo diretto nella capitale austriaca viene raccontata da Saramago nel libro "A Viagem Do Elefante" uscito in lingua portoghese nel 2008 e tradotto in italiano con il titolo "Il viaggio dell'elefante" ed. economiche Feltrinelli) e in tedesco come "Die Reise des Elefanten" (Hoffmann und Campe, Hamburg 2010).
Saramago, com'è nel suo stile, utilizza il materiale storico per dipingere un affresco ironico e pungente, sui vizi e le virtù, sulle mode e sulle abitudini dell'umanità.
Una storia raccontata dunque con la fantasia e le immagini o con la parola scritta grazie a quel lungo viaggio di un elefante che tanti secoli fa passò per le nostre terre.