Superabile: dal teatro al libro
In calce al libro, pubblicato nello scorso mese d’ottobre, si cita il filosofo Jean Jacques Rousseau. Che sosteneva come valga molto di più "avere la costante attenzione degli uomini, piuttosto che la loro occasionale approvazione".
La citazione viene ripescata dagli autori di Superabile (Edizioni alphabeta, 2016) per ricordare come oggi il linguaggio dei media orienti la percezione collettiva e collochi la percezione della disabilità e del disagio mentale su uno scomodo crinale. Che vede da una parte i resoconti di cronaca nera e dall'altra le entusiastiche narrazioni di prestazioni straordinarie.
Qual è allora il contributo che vuole dare Superabile?
Gli autori non hanno dubbi nell’affermare che la priorità deve essere data alla promozione di una “cultura incentrata sui diritti di cittadinanza ed inclusione, proponendosi come occasione di incontro e di riflessione sulle prospettive della diversità e sulla dimensione quotidiana del disagio”.
Ma c’è modo e modo, naturalmente, per affrontare questa prospettiva. E il modo scelto dall’attrice e pedagogista teatrale Paola Guerra e dal regista/fumettista Michele Eynard è quello dell’arte, definito “territorio per eccellenza di condivisione, scambio creativo e manifestazione delle differenti unicità”.
È così allora che Superabile cerca di dare voce alle persone che vivono quotidianamente la disabilità, considerando il disabile “non come un diverso ma come un compagno di viaggio tutt’altro che estraneo alla nostra esperienza”. E puntando a rivelare “quello che è già accessibile ai nostri occhi e tuttavia molte volte non si è capaci di vedere con sufficiente chiarezza”.
SUPERABILE è la trasposizione letteraria dell'omonima produzione teatrale del Teatro la Ribalta / Kunst der Vielfalt per la regia di Michele Eynard. Con Matthias Dallinger, Melanie Goldner, Daniele Bonino, Jason De Maio. E l’assistenza artistica di Paola Guerra.
Che bello!!!!!!!!!!!!!!!!
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