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Euronics: chiesta la mobilità per i dipendenti

Il sindacalista CISL Gianfranco Brotto si sforza di essere ottimista: “confidiamo in un riassorbimento del personale nelle altre aziende locali attive nel settore.

Proprio stamani il sindacalista della CISL Gianfranco Brotto che sta seguendo la vicenda dei dipendenti di Euronics ha ricevuto la lettera con cui la proprietaria Galimberti chiede l’apertura della procedura di mobilità per dipendenti del punto di vendita di Corso Libertà andato a fuoco lo scorso 27 dicembre
Nei prossimi giorni ci incontreremo con i rappresentanti dell’azienda per definire i dettagli della procedura” precisa Brotto, ricordando che per legge l’iter può durare al massimo 75 giorni. “Il nostro intento è quello di chiudere entro metà marzo e comunque nel più breve tempo possibile” aggiunge il sindacalista, confermando pure come molto probabile la maxisvendita con cui con ogni probabilità Euronics nelle prossime settimane cercherà di liberarsi di tutto il materiale presente nel negozio al momento del rogo. 
A proposito dell’incendio: sono ormai diversi giorni che i dipendenti si danno il cambio per sistemare e ripulire i locali di Corso Libertà. “In realtà al momento il negozio è chiuso” conferma Brotto, aggiungendo che in ogni caso per la riapertura temporanea dedicata alla svendita occorrerà l’autorizzazione da parte degli enti preposti (i pompieri) per quanto riguarda le necessarie norme di sicurezza. 

I dipendenti rimasti senza lavoro in seguito all’incendio prima e alla decisione da parte di Euronics di chiudere il punto vendita di Bolzano sono in tutto 10, di cui però 3 sono a tempo tempo determinato e con il contratto in scadenza. 
Tra i 7 dipendenti a tempo indeterminato una potrebbe in teoria beneficiare della pensione, anche se le manca un periodo ‘scoperto’ di meno di un anno, essendo oggi la copertura pensionistica in mobilità pari a 12 mesi per i lavoratori sotto i 50 anni e 18 per coloro che ne hanno più di 50. 
Molto più complicata è invece la situazione per quanto riguarda la prospettiva che i dipendenti possano essere riassorbiti da Euronics in altri punti vendita non troppo lontani da Bolzano. I negozi più vicini infatti si trovano a Pergine e Cles e il contratto in essere non prevede che l’azienda venga incontro ai lavoratori per quanto riguarda gli spostamenti. 

All’azienda in ogni caso chiederemo un piccolo incentivo, anche se sappiamo che in questo periodo la situazione di Euronics non è certo rosea” precisa in merito Brotto, che però non si dà per vinto. “Chiederemo anche un diritto di precedenza nel caso ci dovesse essere una riapertura” aggiunge infatti in sindacalista della CISL. 
Ma come, ci sono ancora speranze allora?
Mai dire mai e non sarebbe nemmeno la prima volta”, risponde Brotto ricordando che già nel 2014 l’azienda aveva mandato una lettera con la richiesta della procedura di mobilità, una lettera che però venne ritirata dopo solo due giorni. Certo è però che la situazione, oggi, è senz’altro più compromessa rispetto al passato. 

Speriamo che l’azienda possa ancora individuare un’altra location a Bolzano e dintorni, magari Laives” dice Brotto. Confidando anche che l’esperienza acquisita dai dipendenti di Euronics in anni di servizio possa costituire una premessa sufficiente per una ricollocazione in altre aziende del settore. 

“La mobilità coprirà per un anno tutti i lavoratori e quindi speriamo che i lavoratori, tutto dotati di un’alta professionalità, possano essere pescati dalla lista di mobilità dalla concorrenza che, speriamo, possa mostrarsi particolarmente ‘attenta’ in questo senso.”