Panizza, Nicoletti &Co: il dado è tratto
Si avvia alle battute finali il complesso lavoro di definizione delle candidature del centrosinistra autonomista trentino, alleato dell’Svp in chiave regionale, per le elezioni politiche del 4 marzo. Da oggi i segretari entrano in “consultazione permanente” e probabilmente si vedranno sabato per chiudere. Ma il quadro che si è delineato nelle ultime ore appare abbastanza chiaro e salvo stravolgimenti sarà con questi nomi - tra i quali manca Giorgio Tonini, senatore dem uscente - che la coalizione si presenterà agli elettori, guardando all’intesa con il Pd nazionale per strappare concessioni alle autonomie nella prossima difficile legislatura.
Collegio uninominale di Trento: “l’inamovibile” Franco Panizza, senatore uscente e segretario del Patt (alleato di ferro della Volkspartei), resta nella casella del Senato, affiancato per la Camera da Michele Nicoletti. Deputato uscente del Pd, benvoluto da Renzi per una riconferma, a suo vantaggio ha avuto anche l'elezione a presidente dell’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa.
Collegio uninominale di Rovereto: l’approdo di Nicoletti su Trento “sposta” Alessandro Olivi nel territorio, seppur meno “prestigioso” di quello del capoluogo, che è a lui più congeniale. Il vicepresidente della giunta provinciale, assessore allo sviluppo economico e big del Pd trentino, farà campagna elettorale nella zona di provenienza, Rovereto e Folgaria, e nel resto del collegio. L’altro big che schiererà il centrosinistra è Tiziano Mellarini, re delle preferenze nel 2013 e coordinatore provinciale dell’Upt, oltre che assessore della giunta di Ugo Rossi. Anche per lui, originario di Ala, una campagna elettorale in casa. Da chiarire il nodo dell’assegnazione di quale ramo del Parlamento. Olivi pare voglia il Senato e Mellarini forse alla fine accetterà la Camera, temendo la competizione dell’uscente Vittorio Fravezzi, sempre dell’Upt ma molto vicino a Lorenzo Dellai, che essendo di Dro ha il Trentino meridionale come collegio ideale. Quest’ultimo, stando a questo disegno, dovrebbe accettare di candidarsi alle provinciali dell’autunno.
Collegio uninominale della Valsugana: nel Trentino orientale, zona in cui ha vinto spesso il centrodestra e considerata difficile per la coalizione, si punta su Lorenzo Dellai, che però non ha ancora sciolto le riserve. Il centrosinistra manda quindi il suo ariete, benché sia un po’ appannato come leader. Già presidente della Provincia di Trento per 15 anni, nell’era Durnwalder a Bolzano, Dellai è deputato uscente e big di minoranza nella sua stessa casa, l’Upt. La partita delle candidature, come altre negli ultimi anni, lo ha visto un po’ in disparte salvo gli appunti ai colleghi sul “metodo” utilizzato nella scelta. Per lui si preannuncia una possibile sfida con Maurizio Fugatti. Senato o Camera? Forse di più la seconda visto che per Palazzo Madama è data Elena Testor, ladina e procuradora del Comun general de Fascia (Fassa), in lizza con il centrodestra. La coalizione le schiererebbe contro Eleonora Stenico, consigliera di parità (incarico di nomina provinciale).
Maria Elena Boschi e le altre caselle: il quadro si completa con l’atterraggio della paracadutata Boschi lanciata sul collegio “sicuro” di Bolzano e Bassa Atesina per la Camera da Matteo Renzi, che potrebbe fronteggiare Michaela Biancofiore per il centrodestra. La lista proporzionale regionale del Pd dovrebbe vedere dopo il big nazionale “maschio”, Graziano Delrio se sarà lui, Elisa Filippi, componente della direzione nazionale dem. Di Rovereto, è una renziana doc. Era già stata candidata alle primarie di partito e anche per il Parlamento nel 2013.
La lista Svp-Patt per il proporzionale: le Stelle alpine del Trentino che hanno già diffuso i manifesti elettorali con i due governatori, Ugo Rossi e Arno Kompatscher, hanno ratificato la candidatura di Emanuela Rossini al secondo posto dietro Manfred Schullian. L’Svp ha già fatto capire di gradire la figura: in forza all’università di Milano, è collaboratrice ed esperta linguistica per il Dipartimento di scienze della mediazione linguistica e di studi interculturali. Originaria di Pinzolo, vive a Trento e si divide lavorativamente con il capoluogo lombardo. In Trentino è consulente per il centro per i servizi culturali Santa Chiara e per Trentino school of management. Si occupa di progetti culturali e di progetti europei. Soddisfazione è stata espressa durante la ratifica, effettuata dal consiglio del partito, da parte di Panizza.
“Vicina al Patt sul piano programmatico - ha detto il senatore -, Rossini è una figura di valore per la sensibilità sui temi europei, la conoscenza del mondo tedesco, l’impegno per garantire opportunità ai territori di montagna. Conosce il Trentino e lavorando a Milano ha uno sguardo che spazia fuori provincia”. Rossini si è recata a Bolzano dal notaio, in via Alto Adige, per firmare la candidatura. Il Patt ha scelto come supplente Patrizia Pace. Di Mezzolombardo, lavora in Provincia seguendo le politiche sociali. Fa volontariato a favore dell’inclusione sociale e fa parte delle Acli. “Su tre candidature il nostro partito ha espresso due donne, due figure della cultura e del sociale, da schierare accanto a chi ha maggiore esperienza istituzionale come me. Una risposta che valorizza le capacità e che esprime una politica nuova” ha concluso il segretario.