Tre anni senza Giulio Regeni
Oggi (25 gennaio 2019) è il terzo anniversario della morte di Giulio Regeni. il dottorando 28enne dell’università di Cambridge che svolgeva un lavoro di ricerca sul ruolo dei sindacati di base in Egitto. Al Cairo fu sequestrato, torturato e ucciso, in circostanze mai chiarite, e il suo corpo fu ritrovato solo il 3 febbraio, sulla strada che collega la capitale egiziana con Alessandria d'Egitto. A tre anni di distanza dalla morte di Regeni – nonostante la cortina di silenzio e i depistaggi delle autorità del Cairo – lo scorso 4 dicembre la Procura di Roma ha iscritto nel registro degli indagati cinque funzionari dell'intelligence egiziana, senza l’appoggio del governo d’Egitto.
Il ricercatore friulano sarebbe stato stato tradito da una sua fonte, il leader sindacale Mohammed Abdallah, che registrò Regeni e lo denunciò come “spia” ai servizi segreti egiziani. Il dottorando si accorse di essere pedinato e fotografato da uno sconosciuto durante un’assemblea sindacale, e fu costantemente pedinato sino al giorno della sua sparizione nella metro del Cairo. Tra gli indagati il colonnello Usham Helmy, l’uomo che ingaggiò Abdallah e dichiarò di non aver mai saputo niente di Regeni prima del suo omicidio – mentendo. I pm romani hanno chiesto all’Egitto di interrogare i cinque indagati, ma gli investigatori egiziani hanno fornito risposte vaghe e inconcludenti sul caso.
La fiaccolata
Al grido, sotto forma di hashtag, #veritàperGiulioRegeni si aggiunge ora #3annisenzaGiulio. In più di 100 d’Italia Amnesty International ha promosso iniziative per rilanciare l’appello a far luce sulla morte del giovane ricercatore. A Bolzano la fiaccolata si svolgerà stasera, a partire dalle 19:30, in piazza della Mostra. “Noi coltiviamo la speranza – spiega Antonio Marchesi, presidente italiano di Amnesty International Italia – che l’insistere giorno dopo giorno a chiedere la verità produca il risultato auspicato: l’accertamento delle responsabilità per la sparizione, la tortura e l’uccisione di Giulio. Quella verità la deve fornire il governo egiziano e deve chiederla con forza quello italiano”.
Il presidente della Camera Roberto Fico ha annunciato la sua presenza alla fiaccolata di Fiumicello (Udine), paese natale di Regeni. La Camera dei deputati aveva sospeso qualunque rapporto diplomatico con il Parlamento egiziano. In una lettera inviata ai suoi omologhi dell’Unione europea, ha chiesto aiuto nella ricerca della verità: “È di fondamentale importanza poter contare su concreti gesti di solidarietà da parte dei rappresentanti dei Parlamenti degli altri Paesi membri dell’Ue. Quello che è accaduto a Giulio poteva accadere a qualunque ricercatore di un Paese europeo. Non possiamo voltarci dall’altra parete, dobbiamo agire a livello europeo e nazionale in coerenza con i valori Unione”.