Cronaca | Sviluppi

Coronavirus, cos’è un caso sospetto?

E come si agisce in quella situazione? Parlano gli esperti della Provincia. Intanto resta in vigore l’ordinanza di domenica. Ultimi aggiornamenti sul territorio Euregio.
Numero verde
Foto: Grafico: ASP

Si trova in isolamento presso l’ospedale di Bolzano il 31enne di Terlano che a un secondo screening è risultato positivo al Covid-19, “sta bene e i controlli sono in corso”. Questi gli ultimi aggiornamenti diffusi dal primario del Reparto di medicina d’urgenza, Marc Kaufmann. Per quel che riguarda il resto della Regione, a Dimaro, nella tarda serata di ieri (24 febbraio) una donna proveniente da Codogno e in vacanza con la famiglia in Trentino, è risultata positiva al test sul Coronavirus. Il nucleo familiare, composto da tre persone, è rientrato nella propria Regione, in Lombardia, già nella mattinata di oggi, con il proprio mezzo, scortato da un’auto medica trentina. Il presidente Maurizio Fugatti ha specificato che al momento non risultano contatti significativi fra la famiglia lombarda e la popolazione trentina, anche perché non appena arrivata nella destinazione turistica, accusando un lieve malessere, la signora si era sottoposta a isolamento volontario. Dunque finora non risultano sul territorio trentino casi di persone contagiate dal Coronavirus. Due invece sono i casi di contagio in Tirolo, ha detto all’agenzia di stampa austriaca Apa il governatore Günther Platter. Una delle due persone, scrive l’agenzia, sembra sia arrivata dalla Lombardia, ma la circostanza non è ancora stata confermata.

 

L’ordinanza resta

 

Tornando all’Alto Adige l’assessore competente Arnold Schuler, a margine della riunione odierna nella sede dell’Agenzia per la Protezione civile, ha confermato che resta in vigore l’ordinanza emanata domenica scorsa in base alla quale, oltre alle scuole, comunque chiuse fino al 1° marzo, si è decisa la chiusura delle strutture di assistenza alla prima infanzia, dell’Università, della scuola Claudiana e del Conservatorio Monteverdi. “Le decisioni successive a tale data dipenderanno dalle condizioni della situazione in costante aggiornamento”, riferisce Schuler.

 

Riconoscere un caso sospetto

 

Tra appelli alla calma, psicosi da contenere e fake news, emerge la voce degli esperti. Il primario Kaufmann spiega che un caso sospetto di Covid-19 è un paziente che presenta febbre, tosse, dispnea (ovvero difficoltà respiratoria) e che nei 14 giorni precedenti l’insorgenza della sintomatologia è stato in Cina, o in un comune o città incluso nella zona rossa definita nei giorni scorsi per il Covid-19. Nei casi sospetti rientra chi è stato a stretto contatto con un caso confermato negli ultimi 14 giorni, ha lavorato o ha frequentato una struttura sanitaria dove sono stati ricoverati pazienti con Covid-19.

Ma cosa si intende per “stretto contatto”? Una permanenza nelle immediate vicinanze, al di sotto di un metro di distanza dall’altra persona, in particolare in uno spazio chiuso con un paziente affetto dal virus. “Le persone interessate vengono isolate per 14 giorni, ciò può avvenire anche presso il loro domicilio”, chiosa Kaufmann che sottolinea l’importanza delle rigide norme igieniche da seguire, come la regolare disinfezione delle mani ma anche delle superfici, ad esempio, del bagno e del WC, con prodotti adeguati e l’utilizzo di una mascherina per qualsiasi contatto con le altre persone all’interno della casa (sebbene le opinioni siano contrastanti sul dispositivo di protezione in questione). Due volte al giorno viene misurata la temperatura e comunicata telefonicamente al Servizio d’igiene.

Nel caso compaiano i sintomi della malattia si passa quindi da uno “stretto contatto” a un caso sospetto e ne consegue il ricovero nel reparto di malattie infettive dell’ospedale di Bolzano con diagnostica speciale per un’infezione da Covid-19 mediante un tampone naso-faringeo. Il test deve essere ripetuto dopo 24 ore per la conferma della diagnosi.
Fioccano intanto le chiamate al numero verde attivato questa mattina, 800751751, che risponde tutti i giorni dalle ore 8 alle ore 20; in media si registrano “dalle 50 alle 60 telefonate ogni ora”, afferma il coordinatore della Centrale viabilità provinciale Markus Rauch.