É la fine del commercio a Bolzano!

La nostra città é capace di accettare le novità e trasformarle in un vantaggio per tutti.
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.

“É la fine del commercio a Bolzano” esclamarono all’unisono le associazioni dei commercianti e l’assessore competente, quando la Metro decise si insediarsi a Bolzano. Correva l’anno 1989 e la novità era veramente di quelle esplosive: nel tradizionale commercio locale entrava un concorrente potente e fortemente innovativo che stravolgeva equilibri e tradizioni. La Metro avrebbe operato su 17.000 mq, con orario continuato, dalle 6 alle ore 22, sei giorni allla settimana. Una novità che spaventava i piccoli commercianti locali, i le cui Associazioni si opposero furiosamente a questa apertura. A venticinque anni di distanza si puó pacatamente tirare un bilancio: fu tanto rumore per nulla e il commercio bolzanino ha continuato a crescere sia con le piccole, che con le grandi strutture di vendita. creando nuovi posti di lavoro. Tra il 2003 ed il 2013, l’occupazione nel commercio é cresciuta del 21,50% e nei servizi, del 19,70%. (Afi/Ipl) Quindi un’ottimo sviluppo complessivo a favore di lavoratori, consumatori e commercianti. Morale della favola: anche a Bolzano, la concorrenza si puó combattere solo con la concorrenza e non chiudendo la porta alle novità.