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“Non toglieteci il diritto di sciopero”

Ieri, lunedì 24 luglio, 4 ore di sciopero degli autoferrotranvieri. Kofler: "Buono il rapporto con USB". Agostini: “Partecipazione al 25%”; secondo Sasa è meno del 20%.
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Foto: IDM / Manuela Tessaro

“Chiediamo il superamento dei salari d’ingresso che penalizzano la categoria degli autoferrotranvieri, garantendo l’applicazione contrattuale di primo e secondo livello dei neo assunti”, dichiarano i sindacalisti dell’Unione Sindacale di Base, che ieri, lunedì 24 luglio, hanno indetto uno sciopero nazionale di 4 ore per gli autoferrotranvieri. Tradotto: lo sciopero punta a far luce sulle trattative sul rinnovo del Contratto collettivo nazionale della categoria e a superare il sistema dei parametri retributivi che influiscono sullo stipendio. “In alcune zone d’Italia abbiamo una media salariale che sta al di sotto dei 9 euro all’ora, una cifra troppo bassa, considerata anche l’inflazione e il recente aumento dei costi della bolletta”, dice Daniel Agostini, di USB. “Inoltre nella giornata di ieri abbiamo richiesto al Governo di ripristinare un tetto al prezzo del gas e di ridurre gli investimenti in armamenti, una spesa che dovrebbe essere secondaria vista la crisi sociale ed economica a cui siamo sottoposti”, continua Agostini.

Dalla prossima settimana non potremo più scioperare per tutta l'estate

Quello di ieri è stato anche, come hanno dichiarato i rappresentati di USB, “uno sciopero sul diritto allo sciopero”, ovvero contro la legge “antisciopero” che, dice il sindacato, “ci costringe a limitare la prima mobilitazione a 4 ore e, dalla prossima settimana, ci impedirà di scioperare per tutta l’estate”. Secondo Agostini: “L’autoregolamentazione agli scioperi per i servizi pubblici essenziali, che di fatto è una regolamentazione unilaterale, limita il diritto costituzionale allo sciopero. Inoltre – a livello locale – non tutti hanno potuto scioperare perché per legge non possono coesistere più scioperi allo stesso tempo. A Bolzano era in atto uno sciopero aziendale di 24 ore di SiMobil, e quindi quella fascia di lavoratori non ha potuto partecipare”. Usb dichiara che a livello locale ha aderito il 25% del personale Sasa. “Considerato che è uno sciopero fatto a luglio, e che riguarda solo una fascia di turni, la partecipazione è stata buona. Lo sciopero non era direttamente collegato alle tematiche e problematiche di Sasa, ma a tematiche nazionali con uno sfondo politico”, conclude Agostini.

 

Kofler (Sasa): "Con USB c'è un buon rapporto equilibrato"

 

Sentita da Salto.bz, la Presidente Sasa Astrid Kofler si ritiene soddisfatta del rapporto instaurato con l'Unione Sindacato di Base. Secondo le sue stime, arrivate questo pomeriggio, allo sciopero hanno partecipato meno del 20% dei dipendenti, a Merano addirittura l'1%. "Con Usb, come con Uil, c'è un buon rapporto equilibrato, basato sul rispetto reciproco. Al contrario di altre sigle sindacali, loro non fanno puro ostruzionismo. Noi abbiamo a cuore il benessere dei nostri dipendenti", dice Kofler. Il riferimento è chiaro: solo qualche giorno fa altri sindacati hanno tenuto una conferenza stampa trattando diverse problematiche legate al trasporto pubblico e a Sasa, facendo il focus sulla carenza di personale e sugli stipendi bassi, annunciando un possibile sciopero.