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Halt and Catch Fire

Genio e fatica, sesso e computer. Halt And Catch Fire apre la sua quarta stagione negli Usa. In Italia non ha ancora visto la luce.
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Foto: amc

Primi anni Ottanta.

Quadro generale.

Ci sono Ronald Reagan e Moana Pozzi, i Clash si stanno sciogliendo e l'economia sembra andare forte, i sindacati nel Regno Unito vengono minacciati dal primo capo di governo donna e lo scontro con i Sovietici non è mai stato così aspro. Al cinema, invece,  escono Arma Letale e Blade Runner.

Stessi anni, Stati Uniti, Texas (non la Silicon Valley).

Un venditore, una programmatrice, un ingegnere e sua moglie.

No, non è una barzelletta per contabili che non fa ridere ma il fulcro di tutta la narrazione di Halt and Catch Fire, serie americana AMC, arrivata ormai alla quarta stagione ma che in Italia ancora non si è fatta vedere.

Dal primo computer portatile ai pc fissi che Bill Gates sognava “su ogni scrivania”, alla rivoluzione dei videogiochi online e il successivo ingresso nel mercato mondiale dei giapponesi, quando la Nintendo sfondò con il suo primo vero gioco di culto, un idraulico di Venezia con l'accento napoletano e i baffi in cerca della sua amata, la principessa Peach.

Super Mario era entrato in scena.

Al normale corso della storia dell'innovazione scorrono  in parallelo le vicende dei nostri personaggi, che fonderanno e distruggerano aziende, che creeranno relazioni e finiranno per distruggere anche quelle.

Halt and Catch Fire ricorda per impostazione The Newsroom, serie creata dal premio Oscar Aaron Sorkin ma estremamente meno lineare di quest'ultima, prendendo in prestito molti elementi dall'antico teatro elisabettiano, quello di Bill Shakespare, per intenderci. Le dilatazioni temporali, il far passare tramite uno stacco nero o un cambio di scena una volta dieci giorni e nel successivo quattro anni, è tipico delle pièce teatrali del poeta di Stradford upon Avon.

Vedremo lo sviluppo del Giant e dei primi motori di ricerca, passando per la silenziosa morte di Arpanet, che in eredità lascerà la connessione delle connessioni, la rete Internet sul qualche verrà costruito il Web, dal quale voi state leggendo queste parole.

Niente però sarebbe successo senza i colpi di genio, lo studio, la fatica, il rischio di mandare tutto all'aria prendendo una singola decisione o pronunciando la parola sbagliata al momento sbagliato.

Halt and Catch Fire non è di certo una serie tv consolatoria, da guardare mentre si sta facendo altro, invece mostra e registra ogni singolo frame necessario al proseguimento della storia, una storia imperniata sui suoi personaggi, irrequieti e danneggiati.

Quando?

In Italia la serie non ha ancora visto la luce, nessuno si è fatto avanti per poterne acquistare i diritti, ci penseranno Sky o Netflix? L'incognita non sarà mai disvelata senza che il tempo arrivi inevitabilmente prima di noi o forse potrebbe non arrivare mai e il grande pubblico italiano non conoscerà mai la storia di Joe MacMillan, Gordon Clark, Donna Emerson e Cameron Howe, quattro leoni affammati che dal Texas alla California, fonderanno e distruggerano imperi.