Cronaca | L'opera

8mila nomi scolpiti nella memoria

Scorreranno su 32 lastre di vetro, l’installazione multimediale sorge a fianco del muro dell’ex Lager nazista di via Resia a Bolzano per rendere omaggio ai deportati.
Memoriale
Foto: Comune Bz

A partire da oggi, venerdì 25 ottobre, i nomi di 8mila persone (quelle note fino a oggi), deportate tra il 1944 e il 1945 nel Lager di via Resia a Bolzano, scorreranno tra 32 lastre di vetro incastonate in un muro di acciaio. Il memoriale, nato dall’idea degli architetti Elena Mezzanotte e Peter Plattner con la collaborazione di Federica Micozzi, Philipp Messner e Giorgia Mosna, sarà inaugurato alle 17.

Il muro di cinta dell’ex Lager operativo dal luglio 1944 al 3 maggio 1945 è tutto quello che rimane del campo di concentramento bolzanino facente parte della rete dei quattro Lager allestiti dai nazisti in Italia dopo l’armistizio dell’8 settembre 1944, insieme a quello di Fossoli, di Carpi, di Borgo San Dalmazzo e della Risiera di San Sabba di Trieste. Il muro è affiancato dal Passaggio della Memoria di cui la nuova installazione è il cuore pulsante. Il Passaggio, trasformato oggi in un museo a cielo aperto, è stato riqualificato, saranno infatti visibili nuove tabelle che riportano documenti dell’epoca e brevi audio-testimonianze di ex deportati. 

 

 

“Questo è il muro della coscienza di Bolzano - ha detto il sindaco Renzo Caramaschi durante la presentazione di ieri in anteprima -. Da questo Lager di transito sono passate migliaia di persone, molte delle quali, almeno 2.500, non sono più tornate a casa. È il senso dell’inumanità dell’uomo che quando perde la coscienza di se stesso, opprime nella violenza negando la dignità dell’individuo. Quindi - ha sottolineato il primo cittadino - spero che questo Muro della Memoria possa offrire l’opportunità per un momento di riflessione e di meditazione particolarmente rivolto ai giovani affinché non si verifichino più gli errori del passato, così come la tragedia della guerra, della violenza e del razzismo che ancora oggi attanaglia il mondo, lacerando famiglie e vite umane, negando loro il diritto alla vita”.

 

 

La cerimonia di inaugurazione dell’opera è corredata da un fitto programma con una serie di attività gratuite per la cittadinanza. Presso l’Auditorium di via Dante, alle ore 20, ci sarà il concerto dell’Orchestra Haydn diretto da Arno Volmer, e la prima parte sarà dedicata a opere musicali in tema con la “memoria” in quanto composte ad Auschwitz da Pavel Haas e Gideon Klein. In occasione dell’inaugurazione della nuova installazione, un gruppo di giovani che collabora con Zeit Room-giovane museo virtuale e con il Centro Giovani Villa delle Rose ha documentato il percorso di trasformazione del Passaggio della Memoria. Il gruppo di creativi racconta attraverso le immagini il dietro le quinte del processo di riqualificazione del Passaggio e le storie delle persone che hanno vissuto questi luoghi con diverse esperienze e da diverse prospettive. Tra i protagonisti del video racconto anche gli educatori e i giovani di Villa delle Rose, che durante tutto l’anno conducono attività di approfondimento sulla tematica dell’Olocausto, come per esempio la visita ai campi di concentramento di Cracovia e il Remember Festival; gli abitanti di Via Resia 80 (il condominio dove un tempo sorgeva il Lager); i membri dell’Associazione Nazionale Partigiani Italiani, e dell’Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti. I video verranno periodicamente pubblicati sul sito web www.zeitroom.it, un museo virtuale che raccoglie e condivide progetti di arte e didattica creativa sulla memoria del XX e del XXI secolo riferiti alla città di Bolzano e diffusi sui social media.