Società | 25 novembre

L'altro archivio, una svolta d'immagine

Stop agli stereotipi: dalla collaborazione tra sindacato e Ordine dei giornalisti nasce una raccolta fotografica dedicata ai media per raccontare la violenza di genere con rispetto e promuovere una cultura della consapevolezza.
violenza di genere Gewalt gegen Frauen
Foto: Manuela Tessaro
  • Esiste un modo diverso di rappresentare la violenza di genere? È questa la domanda da cui è partito il progetto ‘L’Altro Archivio’, realizzato dall’Ordine dei giornalisti e dal Sindacato FNSI del Trentino-Alto Adige. L’obiettivo: fornire un set di fotografie da utilizzare e a cui ispirarsi per costruire una narrazione iconografica rispettosa, libera da pregiudizi e discriminazioni verso le vittime. Il progetto, ideato e seguito dalle consigliere dell'Ordine Alessandra SalettiGianna Zortea ed Isabella Cherubini, ha coinvolto non solo la categoria giornalistica ma anche le associazioni di ascolto come i CAV (centri antiviolenza), gli esperti e alle esperte del settore ed il Centro Studi interdisciplinari di genere dell’Università di Trento. 

  • Un esempio del progetto Foto: Manuela Tessaro
  • “L’idea è nata dall’indignazione – ha spiegato Alessandra Saletti – l’obiettivo è promuovere nei media una scelta consapevole delle fotografie utilizzate, con l’intento di rappresentare correttamente il fenomeno in tutte le sue sfaccettature”. Dopo un incontro di ideazione è stata coinvolta la fotografa bolzanina Manuela Tessaro che, basandosi sugli spunti emersi, ha realizzato un set di foto disponibili per le redazioni da utilizzare negli articoli che trattano il tema della violenza. 

  • Questa foto è stata scattata davanti ad uno dei centri antiviolenza attivi sul territorio. Foto: Manuela Tessaro
  • “Eravamo stufe di immagini che relegano la donna a vittima, in cui manca la visibilità della responsabilità maschile, in cui la donna è vista solo come oggetto fragile e il comportamento violento come ineluttabile o addirittura responsabilità della donna stessa – ha proseguito Saletti – Nelle foto che Manuela Tessaro ha realizzato le donne vengono rappresentate con consapevolezza, autodeterminazione e le si mostra o nell’atto di uscire dalla violenza o di contattare la rete sociale ed i numeri utili”. 

  • L'incontro de 'L'altro archivio': Da sinistra: Gianfranco Benincasa, Rocco Cerone, Gianna Zortea, Isabella Cherubini e Alessandra Saletti. Foto: SALTO
  • Anche il segretario del sindacato giornalisti Rocco Cerone ha sottolineato l'urgenza di un cambio culturale.  “Credo nella strategia dei piccoli passi, il merito di questa iniziativa è di aver svegliato le coscienze”, ha affermato durante l’evento. In parallelo, il presidente dell’Ordine dei giornalisti del Trentino Alto Adige Gianfranco Benincasa, ha ricordato che il nuovo codice deontologico, in arrivo a dicembre, integrerà linee guida specifiche per una rappresentazione più corretta del fenomeno.

    La seconda fase del progetto, affidata al fotografo trentino Alessio Coser, si concentrerà invece sull’approfondimento della responsabilità maschile, per completare il quadro. L’obiettivo finale è chiaro: rappresentare la violenza di genere in modo etico e contribuire a un cambiamento sociale duraturo.