Cronaca | Nel capoluogo

La tragedia di Natale

Incendio sotto Ponte Adige: muore una donna senza fissa dimora. Disposta l'autopsia. Dodici anni fa, sempre, il 25 dicembre, morì anche "Hans Cassonetto"
tragedia ponte adige
Foto: SALTO
  • Ritrovato questa mattina, 25 dicembre, alle ore 10.45 a Ponte Adige il corpo senza vita di una donna senza fissa dimora. Il cadavere della donna - una cinquantenne rumena - si trovava in un giaciglio di fortuna ricavato utilizzando la struttura del ponte stesso. Dopo la segnalazione, sul posto si sono portati immediatamente il magistrato di turno i Carabinieri, oltre ai vigili del fuoco e all'ambulanza della Croce Bianca.

  • Foto: A. S.

    Le fiamme potrebbero essere divampate da un fornelletto a gas o da una stufetta. Ad un primo esame il necroscopo ha escluso violenze, ma il magistrato ha disposto comunque l'autopsia.  

    Sul luogo dell’ìncendio, poco dopo che le fiamme erano state domate, è arrivato anche un uomo  che usava abitualmente quel riparo. Sarà sentito – fa sapere il Tgr – dai Carabinieri per per identificare la donna, che era senza documenti. Dodici anni fa, la notte di Natale del 2011, una tragedia simile: Giovanni/Johann Valentin, detto Hans Cassonetto, morì in piazza del Grano, dopo essere stato alla messa in Duomo.

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Massimo Mollica Lun, 12/25/2023 - 19:22

Sono notizie come queste che mi fanno dire che il Natale non esiste e voi tutti siete solo dei bugiardi. Io non sono meglio di voi ma almeno non sono ipocrita. Non c'è nulla da festeggiare semplicemente perché il bambino che dovrebbe portare speranza e Amore è morto prima ancora di nascere, ucciso dalla nostra meschinità.

Lun, 12/25/2023 - 19:22 Collegamento permanente
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Salto User
silvia.golino Lun, 12/25/2023 - 23:38

La conoscevo, quella donna rom rumena che viveva di elemosina e che stava solitamente attorno all’ospedale di Bolzano. In un paio di occasioni ho scambiato due prole con lei, nella sua lingua, guardandola negli occhi e scoprendoli di un azzurro intenso, e allora il volto rivelava la sua vera età, perché all’apparenza (infagottata di strati di vestiti scuri e con il fazzoletto in testa) sembrava più anziana. Faceva parte di un gruppo di rom rumeni chiamati “cotorari”, una comunità coesa e molto tradizionale, ben descritta dall’antropologa dott.ssa Catalina Tesar, che ha vissuto a lungo con loro (v. sul web se maggiormente interessati).
Era una donna poverissima e allo stesso tempo onesta e generosa, probabilmente in Romania ha figli e molti nipoti. Sicuramente quello che le veniva donato in elemosina lo mandava a loro, scegliendo di dormire sola, sotto a un ponte. Perché per alcune persone, ancora, nella ricca Europa, si presenta l’alternativa: o vivo bene io, oppure i miei cari, i miei discendenti. Fino, purtroppo, al sacrificio estremo. Inno alla maternità e al Natale, cancellato.

Lun, 12/25/2023 - 23:38 Collegamento permanente
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richter a Mar, 12/26/2023 - 08:41

Es ist sehr traurig. Auch ich erinnere mich an diese Dame, eingehüllt in Schichten von Kleidung, mit dem rundlichen Gesicht und den wunderschönen blauen Augen, die Freundlichkeit ausstrahlten. Mit äußerster Würde bat sie um Almosen für ihre Familie. Sie ist an Weihnachten unter einer Brücke verstorben, die sie als ihr Zuhause ansah.
Möge sie in Frieden in ihrem Paradies ruhen.

Mar, 12/26/2023 - 08:41 Collegamento permanente
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Simonetta Lucchi Mar, 12/26/2023 - 10:22

Ho scritto un post su facebook e LinkedIn, e inviato una lettera al quotidiano locale, su una donna con le sue stesse caratteristiche che ho incontrato vicino al mercatino di Natale e chiedeva la carità. Parlava un italiano perfetto e mi ha raccontato un po' della sua vita. Mi diceva: mi dessero una di queste casette ( del mercatino) . Come ogni Natale, contiamo le vittime. Per me è il periodo più triste dell'anno. Concordo con un commento: guardandola sembrava più giovane.

Mar, 12/26/2023 - 10:22 Collegamento permanente