Liceo fai-da-te, decidono gli studenti
A onor del vero, finora, la “Buona scuola” non ha raccolto entusiasmi convulsivi, specie da parte dei sindacati, preoccupati che la riforma del ministro Giannini servirà allo Stato solo per risparmiare soldi e quindi per fare spazio agli incrementi stipendiali legati ai risultati (cioè in nome della meritocrazia), con i docenti che dovranno rinunciare agli scatti di anzianità o comunque vederli ridotti.
Intanto la rivoluzione scolastica prosegue il suo corso con una novità; a chi non sarebbe piaciuto approfondire le materie che piacevano di più e in cui si riusciva meglio? Ebbene dal prossimo settembre i ragazzi del liceo potranno scegliere autonomamente una parte delle materie da studiare. In che modo? Con il curriculum dello studente che prevede una parte obbligatoria e una opzionale per adeguarlo “alle attitudini e agli interessi degli allievi, così da potenziare l'elemento orientativo dell'istruzione”, come riferisce la senatrice Francesca Puglisi, responsabile scuola della segreteria PD e autrice della proposta (approvata come risoluzione in commissione Cultura al senato lo scorso 14 gennaio).
Per concretizzare il nuovo processo formativo saranno previsti, oltre ai classici professori, anche il personale necessario per attivare nuove discipline di insegnamento. Ogni collegio docenti e ogni consiglio d’istituto sceglierà in che modo attuare la proposta di governo in base alle peculiarità degli studenti e del territorio, senza doversi omologare al resto del paese, un modo per rilanciare così l’autonomia scolastica. Non solo: la flessibilità del curriculum ha fra i suoi obiettivi quello di attenuare l’indecisione che spesso colpisce i ragazzi una volta finite le scuole superiori e che conduce in alcuni casi al cambio di facoltà se non all’abbandono degli studi universitari.
Il decreto-legge, ancora in fase di compilazione, e le cui proposte sono state presentate dal premier Renzi lo scorso 3 settembre e poi condivise con gli italiani attraverso il sito dedicato, sarà pronto fra poco più di un mese. Il documento conterrà le misure urgenti da approvare prima dell’avvio del prossimo anno scolastico, e di un disegno di legge con le misure meno urgenti. Fra quelle immediate l'assunzione di tutti i precari della scuola inseriti nelle graduatorie provinciali ad esaurimento e la definizione dell’organico funzionale d'istituto; e il cosiddetto pacchetto studenti, con cui i ragazzi potranno valutare i propri professori, la carriera degli insegnanti e il curriculum dello studente. Resta da capire ora quali saranno i vantaggi reali della riforma (privilegiare l'approfondimento di certe materie potrebbe compromettere la preparazione di base dello studente) e se verranno applicati; lo scetticismo, va da sé, è d'obbligo in questi casi.
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