Giudizio immediato
Associazione con finalità di terrorismo: è l'accusa di cui dovranno rispondere in Corte d'assise a Bolzano i quattro componenti della presunta cellula jihadista arrestati circa due mesi fa in Alto Adige nell'ambito di un'indagine del ROS di Roma e di Trento. Il gruppo, capeggiato dal curdo Nauroz Abdul Rahman, residente a Merano, avrebbe perseguito, anche con mezzi violenti, l'obiettivo di rovesciare il governo del Kurdistan iracheno per installarvi un regime teocratico. I quattro, che si trovano tuttora in carcere, andranno a processo con giudizio immediato. La prima udienza è stata fissata per il 2 maggio prossimo.
Nauroz Rahman Abdul, presunto leader della cellula, è indicato dagli inquirenti come uomo di fiducia del mullah Krekar, che sta scontando una pena detentiva di 5 anni in Norvegia. Assieme a lui, sul banco degli imputati siederanno Eldin Hodza, pure residente a Merano, che avrebbe partecipato ad azioni terroristiche in Siria, e due cittadini curdi residenti, rispettivamente, a Bolzano e a Collalbo.