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La Panda di Sergio

Nei giorni delle elezioni presidenziali di sette anni fa Mattarella andava in giro per Roma in Panda. E i grandi elettori di oggi?

Non abbiamo idea, in questi giorni di elezioni per il nuovo Presidente della Repubblica d’Italia (il nostro Paese, al di là di un rispetto assoluto e doveroso verso le minoranze etniche e linguistiche e di una nostra Autonomia ancora una volta narrata però ritualmente da molti), non sappiamo con quale mezzo di trasporto i cosiddetti grandi elettori raggiungano Montecitorio, sede della Camera dei deputati e luogo delle votazioni, a Roma. Possiamo sperare che non pochi abbiano usato le gambe (per la testa, il cuore e il cervello stiamo ancora aspettando) anche perché residenti oppure ospiti nel centro storico romano. Qualcuno avrà anche raggiunto il cuore di Roma in bus, badando a non farsi riconoscere. Ma la maggioranza si è mossa con auto blu, con o senza lampeggianti che neanche in un rave, in taxi, eccetera.

Gioverà allora ricordarci che anche nei giorni delle elezioni presidenziali di sette anni fa Sergio Mattarella, poi eletto Capo dello Stato, in giro per Roma andava in Panda. Una utilitaria che, anche nella sua ultima versione a 5 porte, pare piaccia molto e sia molto versatile. Si dirà: non tutti i grandi elettori hanno un amico, una figlia, qualcuno che possa accompagnarli nel centro di Roma, magari non solo una volta al giorno.

Ma allora perché Sergio Mattarella, certamente persona responsabile, esemplare ma non proveniente da Marte, ci è riuscito? Probabilmente non ha voluto neanche lanciare segnali (rispetto della Costituzione, sveglia ai partiti, invito a rispettare le leggi ma proprio tutte, unità nazionale e così via) come ha fatto nel suo settennato. Magari ha solo pensato che per girare nel traffico di una città una piccola auto può essere una delle soluzioni migliori, come fa del resto abitualmente un altro “romano” importante, Papa Francesco.

In questi giorni di elezioni del nostro nuovo Presidente, ebbene ci auguriamo che anche da eletto (o eletta) tutte le volte che potrà userà una Panda per andare a lavorare o in pizzeria. Le auto di scorta? Defilate, please. Mario Draghi usa una Panda, in campagna, per andare a fare la spesa, oltretutto un vecchio modello 4x4 che sopravvive anche nelle nostre valli. Ma non chiediamo la luna. Una utilitaria a Roma è anche una piccola metafora, una enorme sfida e, appunto, soprattutto un segnale: di, vogliamo dirlo?, “democrazia integrale”, ecco.