45 aggressioni da inizio anno
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Gli episodi di violenza e aggressioni ai danni del personale sanitario in Alto Adige sono stati al centro dell’incontro al vertice tra forze dell’ordine e personale sanitario. Oggi (26 settembre) a Palazzo Ducale si è infatti tenuta una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduta dal Prefetto Vito Cusumano. L’esigenza di una maggiore sicurezza nelle strutture ospedaliere è venuta in essere in particolare a seguito di alcuni episodi di violenza dal grande impatto mediatico.
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I numeri
Al centro del fenomeno sono le strutture ospedaliere. Le autorità hanno fatto sapere che all’ospedale San Maurizio di Bolzano, nei primi nove mesi del 2024 sono stati registrati 45 episodi di violenza. Nello specifico si tratta di 31 aggressioni verbali, 12 aggressioni verbali e fisiche, 2 aggressioni fisiche. In gran parte sono i pazienti stessi (36 casi), seguiti da parenti di pazienti (7 casi) e, in un caso, da un caregiver. Gli infermieri sono i bersagli più frequenti (28 casi), seguiti da medici (5 casi), assistenti sociali (5 casi) e operatori socio-sanitari (3 casi). Altri profili professionali come assistenti di segreteria e operatori tecnici sono stati coinvolti in 5 casi.
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La maggior parte delle aggressioni si è verificata al Pronto Soccorso (19 casi) e nei vari reparti (18 casi), in particolare Psichiatria (5) e Malattie infettive (3). Anche i Centri di Salute Mentale e i Centri di Riabilitazione Psichiatrica hanno registrato un numero significativo di episodi. In 16 casi è stato necessario l'intervento della polizia e sono state sporte 39 denunce alle autorità giudiziarie.
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Le misure adottate
All’incontro erano presenti il questore Paolo Sartori, la procura, l’assessore provinciale alla sanità Hubert Messner, il Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige Christian Kofler, il Direttore del Dipartimento provinciale prevenzione sanitaria e saluteMichael Mayr e il Direttore del Dipartimento provinciale per la prevenzione della violenza Luca Critelli.
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Dall’incontro è emersa la volontà di implementare il servizio di vigilanza a cura di guardie particolari giurate, prevedendo un’estensione delle fasce orarie, un aumento del personale a cui sarà fornito uno specifico addestramento operativo calibrato sulle dinamiche in ambito sanitario. Continueranno le attività di controllo delle forze dell’ordine, che stanno valutando anche l’apertura di un posto di Polizia anche a Bressanone, oltre a quelli già presenti a Bolzano e Merano. Valutata inoltre la possibilità di installare impianti di videosorveglianza nelle aree comuni maggiormente critiche.
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