Ambiente | Cambiamento climatico

Il cambiamento climatico riguarda l’Alto Adige?

Secondo Marc Zebisch dell’EURAC non siamo un’isola felice.
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.

A pochi giorni dalla partenza per Parigi abbiamo deciso di scoprire cosa succede nel nostro territorio e di capire cosa c’è e cos’è stato fatto fino ad ora nel campo della ricerca sul cambiamento climatico.

Per questo, siamo andati a parlare con Marc Zebisch, direttore dell’Istituto per il Telerilevamento Applicato dell’EURAC (Centro di ricerca europeo) e coautore del Rapporto sul clima dell’Alto Adige del 2012.

Nel Rapporto sul clima dell’Alto Adige si legge che “entro il 2050 in Alto Adige la temperatura media aumenterà di 1,2 a 2,7 gradi centigradi in base a diversi scenari”. Marc Zebisch ci ha spiegato cosa significherà questa variazione. “Il clima sarà più secco e le piogge invernali avranno sempre più carattere piovoso a scapito delle nevicate. Quindi la neve sarà sempre meno abbondante e ci saranno delle grosse conseguenze sul turismo sciistico.”

Oltre che sul turismo le ripercussioni investiranno anche la gestione delle risorse idriche, l’agricoltura, le foreste, la salute e i pericoli naturali.

Secondo lo scienziato, la ricerca scientifica dovrebbe fare da supporto a un gruppo di lavoro, trasversale ai vari settori, che coordini gli interventi che la politica deve pianificare e realizzare.

Il Rapporto sul clima dell’Alto Adige è uno strumento che si rivolge a un pubblico anche non specializzato e ha lo scopo di diffondere l’informazione sugli impatti del cambiamento climatico sul nostro territorio. È a disposizione anche delle scuole, invitate a promuovere delle iniziative di sensibilizzazione degli studenti e delle loro famiglie. Marc Zebisch dice che ciò succede di più nelle scuole di lingua tedesca. Anche i media locali, radio, giornali e televisione in lingua tedesca dimostrano interesse per il tema. E nel mondo di lingua italiana?

Per cominciare chi vuole risposte scientifiche che riguardano il nostro territorio può utilizzare, fino al 4 dicembre su Facebook, l’evento “#askEURAC: Stell uns deine Frage zum Klimawandel! Facci le tue domande sul cambiamento climatico!”. L’EURAC raccoglierà le domande e risponderà attraverso un video che sarà pubblicato l’11 dicembre, in occasione della chiusura della Conferenza ONU sul Clima, la COP21, che si svolge a Parigi dal 30 novembre fino all'11 dicembre.