Cronaca | Lo scandalo Sel

Stein an Stein, ora tocca a Rainer

Venerdì prossimo l’ex direttore generale di Sel comparirà davanti al gup. A dicembre il giudice Pelino respinse l’unifacazione dei procedimenti per i due filoni dell’inchiesta.

Si scriverà venerdì 31 gennaio un’altra pagina della complicata vicenda Stein an Stein: questa volta si tratta dell’udienza preliminare a carico di Maximilian Rainer, ex direttore generale di Sel,  per quello che riguarda il secondo filone dell’inchiesta.

Il procuratore Guido Rispoli, che ha coordinato le indagini fin dall’inizio insieme alla Guardia di Finanza, ha modificato il capo di imputazione sulla base degli atti depositati nell’ultima udienza, cioè i risultati delle indagini integrative della Guardia di Finanza e dei Carabinieri. Dagli incartamenti emergerebbe che l’abuso d’ufficio contestato sarebbe stato messo in atto non solo contro gli interessi di Sel ma anche contro quelli della concorrente Eisackwerk.  Se venerdì, dunque, il giudice ammetterà l’integrazione del capo di imputazione, l’impresa di Helmuth Frasnelli  potrebbe costituirsi  parte civile.

Un’inchiesta lunga e molto complessa quella della “Stein an Stein”, divisa in due filoni: il primo, che alla fine delle indagini ha visto indagati per truffa e abuso d’ufficio Franz Pircher (presidente del collegio sindacale di Sel), Klaus Stocker (presidente del consiglio di amministrazione) e Maximilian Rainer (ex direttore generale di Sel). I tre inquisiti furono accusati di avere indotto volutamente in errore il consiglio di amministrazione della Sel affinchè rinunciasse all’acquisto della centrale elettrica di Mezzaselva, che venne acquistata dalla società austriaca Stein an Stein, dove i tre inquisiti avrebbero avuto interessi personali. Tra i testimoni chiave per l’andamento delle indagini, la stessa amministratrice della Stein, Petra Windt, che raccontò al procuratore Rispoli di avere ricevuto da Rainer gli incartamente gestionali. Il secondo filone, vede aggiungersi ai tre imputanti anche l’ex assessore provinciale Michl Laimer: questa volta, per tutti, l’accusa è abuso d’ufficio. In questo caso, le indagini dovevano portare all’individuazione del garante politico che avrebbe garantito alla Stein an Stein di ottenere le autorizzazioni agli ampliamenti delle centrali idroelettriche che in precedenza la giunta provinciale aveva sempre negato. 

Alla fine delle indagini, il procuratore Rispoli iscrisse Laimer nel registro degli indagati. Secondo l’accusa, “avrebbero tutti agito nello svolgimento delle funzioni e del servizio dell’assessore Laimer violando di fatto la legge”, visto che Rainer avrebbe dovuto astenersi dalla decisione dal momento che era allo stesso tempo direttore della Sel e titolare della Stein “in quando socio occulto della stessa, intenzionalmente procurando alla Stein un ingiusto vantaggio patrimoniale”. Il documento preliminare del piano generale di utilizzazione della acque pubbliche fu approvato “su proposta dell’assessore Laimer, nonostante i pareri contrari dei gruppi di interesse e del comitato ambientale”.  Per quanto riguarda il primo filone, nell’ottobre scorso Pircher e Stocker furono condannati per truffa alla pena di un anno e otto mesi. Maximilian Rainer lo scorso dicembre non ha ottenuto l’unificazione dei procedimenti e venerdì il giudice per l’udienza preliminare deciderà sulla sua posizione.