Società | Tv
Karl Moik, chi?
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.
È morto Karl Moik. Un lutto che tocca sinceramente decine di milioni di telespettatori, suoi ammiratori e per decenni fedeli alla sua trasmissione “Musikantenstadl” trasmessa ogni fine settimana in contemporanea sulle Tv pubbliche di Austria, Germania, Svizzera. Un idolo televisivo del mondo tedesco. Un (quasi) perfetto sconosciuto nel mondo italiano, anche quello altoatesino, pure collegato gratuitamente da decenni alle emittenti dell’area tedesca. Oltre trent’anni di trasmissioni di enorme successo, nessuna “contaminazione” locale: lingua diversa, gusti diversi, ognuno il suo Karl Moik o il suo Mike Buongiorno. Se la televisione pubblica non ha costruito conoscenza reciproca tra italiani e tedeschi in Alto Adige, tanto meno hanno fatto i giornali: due mondi, due lingue, due diverse priorità informative. Tanto più suonano come buone le notizie relative alle nuove tendenze nel campo delle comunicazioni: l’aumento esponenziale della informazione “personalizzata” tramite i social media, coi quali è più facile aprirsi varchi interculturali. Ma la vera good news del giorno è il secondo compleanno di Salto.bz, la piattaforma bilingue di informazione e di discussione sui fatti locali e globali. Controcorrente, ma lentamente riesce a risalire i torrenti altoatesini. Auguri, Salto!
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Wen ein Italiener den Karl
Wen ein Italiener den Karl Moik nicht gekannt hat, dann hat er nichts versäumt.
In risposta a Wen ein Italiener den Karl di Hartmuth Staffler
Bis auf seinen
Bis auf seinen Spaghettifresser-Sager natürlich! :-))