“La secessione dello sport altoatesino”

Il parere positivo della commissione speciale alla proposta per l’estensione del perimetro dell’autonomia rinfocola le polemiche politiche in Alto Adige. Alessandro Urzì attacca il voto congiunto della Lega con l’Svp, i due partiti di governo locale (e si registra l’astensione di Team Köllensperger e Freiheitlichen), sul disegno di legge costituzionale a firma Durnwalder, Steger e Unterberger per la cosiddetta “autonomia integrale”, che comporta un ridisegno delle competenze tra Bolzano, Trento e Roma. “Secessione dello sport altoatesino e polizia locale provinciale fanno da apripista, ma si potrà anche abolire la Regione” afferma il consigliere di Alto Adige nel cuore.
Il voto per gruppi
Il confronto nasce dalla riunione della commissione del consiglio provinciale chiamata a pronunciarsi sulle modifiche dello Statuto di autonomia. L’organismo presieduto da Gehrard Lanz (Svp) - composto dai capigruppo che votano con tante preferenze quante sono i consiglieri che rappresentano - si è pronunciato su tre ddl, tutti co-firmati dai tre senatori della Volkspartei.
Il testo numero 29 del 18 sull’intesa con la Provincia in caso di modifica dello Statuto ha ricevuto 32 sì (Gerhard Lanz, Paul Köllensperger, Rita Mattei - che ha sostituito Carlo Vettori, in trasferta all’estero -, Riccardo Dello Sbarba, Andreas Leiter Reber, Sandro Repetto, Diego Nicolini) e un no (Alessandro Urzì). Tutti quindi, anche Team K, Verdi, Freiheitlichen e M5s hanno dato l’ok alla proposta che prevede di modificare l’articolo 103 dello Statuto, togliendo l’obbligo di sentire entrambi i consigli provinciali sulle modifiche alla Carta se è interessato un solo territorio.
Ampio via libera anche per il ddl 524 del 2018 sull’assunzione delle competenze su ambiente ed ecosistema per le due Province, modificando l’articolo 8 dello Statuto: 27 sì (Lanz, Köllensperger, Mattei, Leiter Reber), 5 no (Dello Sbarba, Nicolini e Urzì) e un’astensione (Repetto).
A far discutere è il disegno di legge costituzionale 35 del 2018, sulla trasformazione di competenze secondarie in esclusive, che ha ricevuto 19 voti favorevoli (Lanz e Mattei), 6 contrari (Dello Sbarba, Repetto, Nicolini e Urzì) e 8 astensioni (Köllensperger e Leiter Reber).
Cosa prevede la modifica
Secondo i promotori, il testo integra le materie di esclusiva competenza regionale (l’ordinamento degli uffici regionali, dei libri fondiari, di istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza) e dispone un aumento “quantitativo e qualitativo” delle competenze delle Province. Anche con un trasferimento dalla Regione, riprendendo, scrivono sempre Durnwalder, Steger e Unterberger, quanto previsto “dalla riforma costituzionale Renzi-Boschi” che finì bocciata nel 2016. Passerebbero a Trento e Bolzano le potestà esclusive su Comuni, commercio (compresa urbanistica commerciale e orari dei negozi), demanio idroelettrico e energia e ordinamento sportivo.
La Lega in Alto Adige strappa. È scattato un sonoro sì alla ‘secessione’ dello sport altoatesino, niente più atleti in maglia azzurra. Strappo infatti anche sulla richiesta di una polizia provinciale. Non da meno la sfida ai colleghi trentini: sì alla abolizione de facto della Regione (Alessandro Urzì)
No di Urzì
Lo scontro è sull’interpretazione della portata del nuovo assetto. “La Lega in Alto Adige strappa” afferma Urzì. “È scattato un sonoro sì alla ‘secessione’ di tutto l’ordinamento sportivo dal sistema nazionale. Tradotto: potrebbe significare ‘basta maglia azzurra’ in provincia di Bolzano per gli atleti locali. Strappo infatti anche sulla richiesta di una polizia provinciale. Non da meno la sfida ai colleghi trentini: sì alla abolizione de facto della Regione. Il giorno dopo l’approvazione di questa norma sarebbe possibile chiudere l’ente, proprio mentre la Lega trentino ha annunciato di valorizzarla”.
Eigentlich sollte es um die
Eigentlich sollte es um die Sportler-innen und den Sport gehen und nicht um die Vereinnahmung durch italienische Nationalisten mit faschistischen und rassistischen Vermarktungshintergrund: https://www.ilprimatonazionale.it/approfondimenti/bella-bianca-italiana…
Es ist richtig und wichtig, dass unser Land Sportler-innen aus unserer Heimat besser vor Anfeindungen schützt. Das Ausmaß an Hass, der ihnen entgegenschlägt, nur weil sie Menschen mit Tiroler Herkunft sind, mitunter auch einen deutschen Familiennamen und Sprachgebrauch haben, ist so bestimmt auch unseren Sportler-innen nicht weiter zumutbar.